Assegno di inclusione: i pagamenti verranno erogati anche a coloro la cui dichiarazione di svantaggio non è stata ancora verificata.
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Assegno di inclusione: si tratta di un aiuto economico rilasciato dall’INPS per coloro che si trovano in una situazione di svantaggio e che normalmente viene erogato dopo le comunicazioni da parte delle Amministrazioni citate nelle domande. L’Istituto, cioè, prima di riconoscere il beneficio “verifica le condizioni di svantaggio e di inserimento nei programmi di cura e assistenza dichiarati nelle domande per l’Assegno di inclusione”, così come comunicate dagli enti locali.
Tuttavia, l’Inps ha cominciato a pagare l’Assegno alle persone che si sono auto dichiarate nella suddetta situazione e per le quali non è arrivata la conferma da parte delle Amministrazioni comunali. È quanto emerge da un messaggio dell’Istituto.
Infatti, si legge dalla nota INPS: “A decorrere dalla mensilità di aprile 2024, l’Inps ha messo in pagamento le domande di Assegno di inclusione per le quali non sia stato comunicato all’Istituto, da parte delle Amministrazioni interessate, l’esito delle verifiche della condizione di svantaggio e dell’inserimento in un programma di cura e assistenza entro i sessanta giorni dalla comunicazione da parte dell’Istituto e la cui istruttoria abbia avuto esito positivo”.
L’Assegno di inclusione viene riconosciuto dal primo gennaio 2024 come misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale. L’accesso al beneficio, spiega il ministero del Lavoro, è “condizionato al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell’Isee, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa”.
Viene riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:
I requisiti sono sia di carattere soggettivo che immobiliare:
L’Istituto, prima di riconoscere il beneficio, verifica le condizioni di svantaggio e di inserimento nei programmi di cura e assistenza dichiarati nelle domande per l’Assegno di inclusione. Questa verifica avviene coinvolgendo le Amministrazioni che hanno rilasciato le certificazioni, tra cui i Comuni e le Asl.
L’esito di queste verifiche deve essere comunicato dal Comune all’Inps entro sessanta giorni dalla comunicazione da parte dell’Istituto. In assenza di tale comunicazione, chiarisce l’Inps, la richiesta è accolta. In questi giorni, appunto, l’Inps sta iniziando a pagare il beneficio a quelle persone che si sono auto dichiarate in una situazione di svantaggio e per le quali non è arrivata la conferma da parte delle amministrazioni comunali.
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