Lo stanziamento previsto dal governo, su proposta del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, è di 6 milioni e 100 mila euro.

Il Consiglio dei ministri ha deliberato, su proposta del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, lo stato di emergenza per 12 mesi nei territori delle province di Catania, Messina, Palermo e Trapani, a causa dei gravi incendi e dell’anomala ondata di calore che si è verificata a partire dal 23 luglio dello scorso anno.
Il provvedimento è stato reso possibile dopo che la Regione Siciliana ha richiesto e ottenuto a dicembre dai comuni interessati, e successivamente trasmesso al dipartimento nazionale di Protezione civile, la nuova documentazione, necessaria alla quantificazione delle risorse da definire.
Lo stanziamento previsto dal governo, anche a seguito di sopralluoghi effettuati nell’Isola dai tecnici inviati dal dipartimento, è di 6 milioni e 100 mila euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. La somma sarà utilizzata dalla Regione per finanziare i primi interventi, effettuati nella vigenza dello stato di emergenza.
Si dichiara soddisfatto il ministro Musumeci: “La collaborazione leale tra le istituzioni porta sempre a buoni risultati. Dopo sei mesi di sterile confronto, alla fine il mio invito rivolto alla Regione a richiedere e trasmetterci i documenti in possesso dei Comuni ci ha consentito di definire la procedura, nel rispetto assoluto della legge.”
Ad intervenire anche il presidente della Regione Siciliana: “Siamo soddisfatti per l’obiettivo raggiunto perché la Protezione civile nazionale ha rivisto la propria posizione iniziale di diniego sullo stato di emergenza, sulla scorta dell’ulteriore documentazione inviata dalla Regione. Si tratta di un’anticipazione di risorse — continua il presidente Schifani — che serviranno per finanziare i primi interventi, effettuati in somma urgenza nell’immediatezza degli incendi che hanno devastato varie province dell’Isola nella scorsa estate, comprese le somme per l’alloggio degli evacuati, il ripristino di reti idriche e fognarie, della viabilità e la rimozione dei rifiuti combusti”.
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