Semifinale d'andata "amara" per il Catania: il Rimini si aggiudica il primo dei due test della coppa: serata dei "pali" per i rossazzurri.
Nonostante la carica dei tanti tifosi rossazzurri giunti dalla Sicilia e da ogni parte d’Italia, pronti a sostenere i propri beniamini, gli etnei di mister Lucarelli “cadono” al Romeo Neri sul punteggio di 1-0, in virtù della rete messa a segno da Lamesta al ’38 minuto del primo tempo.
Lucarelli manda in campo gli etnei con un 3-5-2, con Bethers tra i pali, Kontek, Curado e Monaco (esordio per il napoletano) in difesa, Castellini, Peralta, Chiarella, Quaini e Zammarini a centrocampo, Di Carmine e Costantino il duo d’attacco. Sin dai primi minuti di gioco, i rossazzurri dimostrano di tenere bene il match, evitando ogni possibile pericolo alla porta difesa dal n.1 etneo Klavs Bethers.
Ad “accendere” la partita è un episodio dubbio che, malgrado le costanti proteste del tecnico livornese (tra l’altro, ammonito dal direttore di gara), non visto da quest’ultimo, crea il varco vincente per Lamesta che, verso la fine della prima frazione di gioco, supera la difesa etnea e batte l’estremo difensore lettone per il goal che vale l’1-0 per gli emiliani.
Il Catania non molla è, dopo una serie di tentativi, riesce a far “male” alla porta emiliana difesa da Colombo, ma il coraggioso tentativo del n.9 Costantino, si spegne sul palo, sotto gli occhi vigili del patron australiano Ross Pelligra, giunto allo stadio per seguire i suoi ragazzi. Siciliani a riposo sotto di una rete.
Alla ripresa è il Catania a fare la partita: al ’50 Chiarella entra prepotentemente in area di rigore, mette in mezzo un pallone insidioso ma la difesa respinge, ma sarà la “serata dei pali” rossazzurri, ad incrementare l’adrenalina sportiva nel rettangolo verde del Neri, quando al ’68 Zammarini, in piena area di rigore, sfodera un grande tiro a giro che, dopo aver colpito il palo interno, non riesce a rimettere in carreggiata gli etnei.
Al ’75, arriva la beffa per i siciliani: il direttore di gara Mirabella estrae il rosso al n.33 rossazzurro Roberto Zammarini per un intervento a gamba tesa, costringendo gli uomini di Lucarelli a disputare gli ultimi minuti di gioco in 10 uomini.
La partita d’andata della semifinale di Coppa Italia termina con il punteggio di 1-0 per il Rimini, ma il Catania esce a testa alta dal Romeo Neri, consapevole di aver giocato una grande partita, ricevendo anche i complimenti del tecnico Lucarelli, come più volte ribadito più volte in sala stampa, consapevoli che al ritorno, ci sarà da lottare, gettando il cuore oltre l’ostacolo, nella speranza di poter raggiungere quel sogno chiamato “finale” che potrà dare un’ulteriore svolta alla stagione della squadra etnea.
Infatti, non è il momento di scoraggiarsi: domenica riparte il campionato e, dopo lo stop con il Picerno, al Massimino arriverà il Monopoli, altra importante sfida da non sottovalutare in termini di classifica.
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