I teatri in Sicilia sono moltissimi e vale la pena visitarli tutti: ecco 5 tappe da non perdere nella parte occidentale dell'Isola.
Il viaggio nei teatri dell’Isola continua: dopo le 5 tappe da non perdere nella Sicilia Orientale, è la volta dell’altra parte della regione. Infatti, anche in Sicilia Occidentale sono moltissimi gli esempi di edifici di questo genere degni di nota. Ecco quindi quali sono le 5 tappe da non perdere nella Sicilia Occidentale per ammirare alcuni dei teatri più belli dell’Isola.
La prima tappa per un viaggio nei teatri più belli della Sicilia Occidentale non può che iniziare dal capoluogo di regione. Infatti, Palermo ospita diversi esempi di edifici di questo genere proprio per l’importante ruolo che ha rivestito questa città nel corso dei secoli. Non si può quindi non citare il Teatro Politeama, il cui nome per intero include anche un omaggio a Giuseppe Garibaldi e che può ospitare 950 spettatori.
La prima idea di un teatro a Palermo risale al 1859, quando si pensò di costruire un teatro pubblico in città. Tuttavia, per far partire i lavori del Politeama fu necessario attendere il 1867 e per la sua inaugurazione il 1874, sebbene la struttura fosse ancora incompleta e senza copertura, quest’ultima fu completata solo tre anni dopo. Destinato ad accogliere un pubblico più popolare che aristocratico, questo teatro ha un legame “indiretto” con la città di Catania: infatti, la prima opera che vi fu rappresentata in occasione della sua inaugurazione, avvenuta la sera del 7 giugno 1874, fu “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini.
Come anticipato, sono diversi i teatri degni di nota che si possono trovare nella sola città di Palermo. Tra questi, un esempio è certamente il maestoso Teatro Massimo Vittorio Emanuele. Quest’edificio è importante per la città che lo ospita non solo per il suo valore storico-artistico e culturale ma anche perché detiene alcuni record. Infatti, si tratta del teatro lirico più grande d’Italia ed è il terzo per grandezza in Europa, dopo l’Opéra National di Parigi e lo Staatsoper di Vienna.
La prima pietra del teatro Massimo di Palermo fu posata nel gennaio del 1875, ma i lavori furono presto interrotti per riprendere nel 1890 e concludersi sette anni dopo. L’inaugurazione avvenne con “Falstaff” di Giuseppe Verdi, eseguita per la prima volta a Palermo. Una piccola curiosità: la sua cupola, che si trova esattamente sopra la sala principale, ha un diametro di quasi 30 metri e al suo interno possono assistere 1247 spettatori.
La terza tappa proposta per visitare i teatri della Sicilia Occidentale riguarda sempre la città di Palermo. Infatti, un ulteriore edificio del settore è degno di nota, e si tratta del Teatro Biondo. Quest’ultimo è il teatro storico più recente tra quelli palermitani e la sua costruzione risale al 1903.
Al suo interno, i posti disponibili sono 950 e l’inaugurazione è stata celebrata alla presenza di Ermete Novelli, un attore che ha fatto la storia dell’arte drammatica italiana, della quale è riconosciuto come uno dei grandi maestri. Novelli, come si era soliti fare alle inaugurazioni, portò in scena diverse opere al teatro, una per ogni sera. Inoltre, i prezzi furono abbassati a una lira per permettere anche ai meno abbienti di accedere al teatro, il quale divenne presto il principale palcoscenico di prosa della città.
Allontanandosi dalla città di Palermo per raggiungere la sponda occidentale dell’Isola, è possibile trovare una perla da non perdere. Si tratta del Teatro Garibaldi della città di Mazara del Vallo, piccola struttura che può accogliere 99 spettatori. L’anno di costruzione e inaugurazione di questo teatro è fondamentale: si tratta del 1848, epoca dei moti rivoluzionari in Sicilia contro i Borboni. Fu proprio durante quest’occasione che una commissione fu istituita a Mazara e si decise di dotare la città di un teatro, il quale venne realizzato in soli tre mesi.
Infine, l’ultima tappa che si suggerisce tra i tanti teatri della Sicilia Occidentale è la città di Agrigento, la quale ospita il teatro Pirandello. Risalente al 1880, ha una forma ellittica e prevede 582 posti. Per realizzarlo occorsero ben 10 anni, e come consulente fu contattato l’architetto Giovan Battista Filippo Basile, disegnatore e progettista del Massimo di Palermo.
Sebbene dal 1881 il teatro portava il nome della Regina Margherita, che aveva fatto visita alla città di Agrigento, l’attuale nome risale al 1946, in occasione del decennale della morte di Luigi Pirandello, al quale la città aveva dato i natali.
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