Viene respinta la richiesta di scarcerazione di Christian Maronia, uno dei sette indagati per lo stupro di gruppo della 19enne palermitana.
Christian Maronia, uno dei sette colpevoli dello stupro di gruppo avvenuto a luglio contro una 19enne palermitana, rimane in carcere.
Il tribunale del Riesame di Palermo, infatti, ha rigettato la richiesta di scarcerazione di Maronia, dopo essersi appellato nei mesi scorsi anche contro le istanze di Gabriele Di Trapani, Angelo Flores e Christian Barone. A settembre, invece, il tribunale definirà le posizioni di Elio Arnao e Samuele La Grassa.
Tra i sette aggressori, l’unico minorenne del gruppo era stato inizialmente scarcerato dal gip ed assegnato ad una comunità, dove avrebbe violato il divieto di comunicare con l’esterno. L’indagato, che nel frattempo è diventato maggiorenne, avrebbe infatti mandato messaggi non consentiti e, per di più, pubblicato sui social numerosi video in cui si vanta dello stupro commesso. Tra le dichiarazioni dell’aggressore, “chi si mette contro di me si mette contro la morte” e “la galera è di passaggio, si torna più forti di prima”, accompagnato da un’emoticon sorridente e un braccio forzuto, o ancora, “eravamo cento cani sopra una gatta, una cosa così l’avevo vista solo nei video porno”. Il minorenne, all’epoca dei fatti, è stato rimandato dal giudice in carcere in seguito alle sue trasgressioni.
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