Bonus di 100 euro introdotto da una scuola per gli studenti con la media del 9. Un Provvedimento che ha sollevato polemiche dalla Rete degli Studenti Medi.
Una scuola di Padova ha riversato un bonus a tutti gli studenti con la media del 9 che è stato consegnato durante una cerimonia chiamata “serata delle eccellenze”, che prevede anche la consegna di un attestato di merito. L’iniziativa, segnalata dalla Rete degli Studenti Medi in un comunicato stampa, era già iniziata in precedenza e, oltre al premio in denaro, prevede anche un programma di viaggi e soggiorni all’estero per tutti i ragazzi che hanno conseguito la media scolastica dell’8.
Gli studenti della Rete si esprimono a riguardo dicendo: “Un fatto grave che si inserisce in maniera del tutto scomposta nel quadro a tinte fosche che dipingono da mesi esperti e organi di stampa. Un quadro — continuano gli studenti — fatto di angosce da prestazione nei luoghi di istruzione, assenza completa di strumenti di supporto e prevenzione sul benessere psicologico e sempre più spesso studenti che si tolgono la vita letteralmente schiacciati da un sistema che pretende la competizione a tutti i costi e in questo caso al costo di 100 euro con col tuo compagno di banco, nelle scuole come nelle università.
Si tratta di un incentivo economico che, agli occhi di chi ha scelto di istituirlo, dovrebbe incentivare i giovani ad un maggior impegno in materia scolastica e dunque favorire l’apprendimento, ma, nella pratica, consegna agli studenti esclusivamente un altro obiettivo per cui avere ansia e valutare uno dei percorsi più importanti nelle vite di ciascuni di noi, la scuola – concludono—, esclusivamente come una corsa dove chi meno ottiene meno vale. È una dinamica tossica, pericolosa”.
La Rete riporta, poi, nel comunicato stampa i dati Svimez di pochi giorni fa che mostrano come 1 studente su 6 non prosegue gli studi e 1 su 15 ha avuto esperienze di lavoro minorile, un sondaggio svolto al liceo Berchet di Milano evidenzia, invece, le pressioni ansiogene a cui sono sottoposti gli studenti. Il coordinatore della Rete degli Studenti Medi di Veneto, Marco Nimis, afferma che” non si può fare ameno che giudicare iniziative di questo tipo e tutta la retorica che sta dietro soprattutto in un momento dove i suicidi tra gli studenti sono all’ordine del giorno”.
La Rete promette dicendo che continuerà ad impegnarsi fino a quando le scuole non diventeranno dei veri luoghi di apprendimento che incoraggiano tutti gli studenti e diano loro strumenti per realizzarsi diventando scuole di tutti e non solo dei “meritevoli”.
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