Gli individui sono gravemente indiziati per la commissione dei reati di rapina e lesioni personali pluriaggravate, nonché di indebito utilizzo di carte di credito.
Nella giornata del 28 marzo 2023, la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha coordinato le attività svolte dalla Squadra Mobile che ha posto, in stato di fermo di indiziato di delitto, i cittadini senegalesi Ndiaye Ibra (1999), Diop Abdoul Aziz (1977), Diba Cheikh Talibouya (1986).
Gli individui sono gravemente indiziati per la commissione dei reati di rapina e lesioni personali pluriaggravate nonché di indebito utilizzo di carte di credito.
Le indagini, coordinate da questo Ufficio ed eseguite dalla Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile, hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti, elementi che dimostrerebbero come i tre cittadini extracomunitari fermati sarebbero stati gli autori di due episodi di rapina, avvenuti nel decorso mese di marzo.
Le investigazioni hanno tratto origine da una rapina avvenuta giorno 8 marzo nel quartiere cittadino di San Berillo Vecchio, che sarebbe stata commessa da Diba Cheick Talibouya, Ndiaye Ibra e da un terzo soggetto, allo stato non identificato, ai danni di un soggetto catanese, al quale era stato puntato contro un cacciavite, al fine di impossessarsi del telefono cellulare, del portafoglio, dei documenti e di carte di credito della vittima.
Qualche ora dopo, i malfattori hanno effettuato otto pagamenti presso due esercizi commerciali utilizzando una carta di credito sottratta alla vittima ed acquistando numerosi pacchi di sigarette. Tramite le immagini acquisite dal sistema di video sorveglianza di uno degli esercizi commerciali, sono stati identificati due cittadini senegalesi, poi riconosciuti anche dalla stessa vittima della rapina.
Le ulteriori indagini effettuate consentivano di accertare che uno dei due autori della rapina dell’8 marzo, ovvero Ndiaye Ibra, in data 20 marzo 2023, si sarebbe reso responsabile di un’analogo comportamento, unitamente ad un suo connazionale, Diop Abdoul Aziz, ai danni di un altro cittadino extracomunitario. I due avrebbero puntato un coltello alla sua gola, sottraendogli i suoi effetti personali e poi colpendolo con una pietra in testa così da impossessarsi anche del suo telefono cellulare.
Alla vittima di quest’ultima rapina del 20 marzo, per le lesioni riportate è stata diagnosticata una prognosi di 5 giorni. I tre fermati, irregolari sul territorio nazionale e già destinatari di provvedimenti di espulsione, più volte denunciati per delitti commessi con violenza e senza fissa dimora, sono stati rintracciati nel centro storico di Catania, e, ultimati gli atti di rito, associati presso la Casa Circondariale catanese di Piazza Lanza.
Il quadro indiziario raccolto, pur in una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, ha poi consentito di richiedere ed ottenere dal competente Giudice per le indagini preliminari la convalida del provvedimento di fermo e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.
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