L'Ekipe Orizzonte ha vinto la sua quinta Coppa Italia: per parlare di questo successo è intervenuta ai microfoni di LiveUniCT l'attaccante Aurora Longo, che ha raccontato le sue emozioni riguardo la vittoria.
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È la quinta Coppa Italia vinta per l’Ekipe Orizzonte: dopo i successi avvenuti nel 2012, 2013, 2018 e 2019, le etnee hanno avuto la meglio nella finale contro il Plebiscito Padova. Per parlare di questa nuova vittoria i microfoni di LiveUniCT hanno raggiunto Aurora Longo, attaccante dell’Ekipe Orizzonte.
Emozioni forti durante tutto l’arco del match, che è sempre stato in equilibrio con la continua consapevolezza che la partita potesse cambiare da un momento all’altro per entrambe le squadre. Infatti, il Plebiscito Padova ha provato a rimanere in partita nonostante sia scivolato a – 4 alla fine del terzo tempo, riportandosi così a -2 all’inizio dell’ultima frazione con i gol di Querolo e Valyi.
Ma a spegnere i sogni della rimonta del Plebiscito Padova è stata Viacava, che ha segnato il 9-6, e successivamente Casson che ha chiuso il match sul 9-7.
“Questa è la mia prima Coppa Italia – ha parlato così della vittoria Aurora Longo, l’attaccante dell’Ekipe Orizzonte raggiunta dai microfoni di LiveUniCT -. È stato un percorso lungo e difficile ma alla fine siamo riusciti a vincere questo titolo. Sono contenta e orgogliosa di me stessa, ma sono ancora più felice di far parte di questo gruppo straordinario”.
Nonostante la vittoria in Campionato l’anno scorso e quest’anno in Coppa, non sono certo mancati i momenti difficili da affrontare tra vari infortuni e la questione Covid.
“Lo scorso anno abbiamo vinto un Campionato con una squadra decimata dal Covid – ha aggiunto l’intervistata -, ma nonostante ciò siamo riusciti a vincere e a raggiungere l’obbiettivo prefissato, di anno in anno anche grazie alla nostra allenatrice alziamo l’asticella per migliorare tutti insieme”.
Quando si conquistano così tanti titoli non basta avere delle buone individualità, ma un gruppo forte, determinato e coeso. “Formare un gruppo è il primo passo per vincere – ha dichiarato Aurora -. Se non c’è unità nello spogliatoio e nel gruppo difficilmente si può andare avanti, per questo devo ringraziare le ragazze che mi hanno fanno integrare alla grande e l’allenatrice che mi ha aiutato molto”.
Una figura essenziale è stata dunque l’allenatrice Martina Miceli: “Lei è stata il nostro punto fermo dal punto di vista sportivo ma soprattutto umano, lei ha dato un forte contributo non solo nel percorso in Coppa, ma giorno dopo giorno in tutti gli allenamenti”.
Purtroppo, ancora oggi la pallanuoto è visto come uno sport di nicchia, e questo parere è condiviso anche da Aurora: “La pallanuoto è uno sport davvero sottovalutato, molta gente preferisce vedere le partite di calcio. Invece, questo sport dovrebbe essere conosciuto di più non solo a Catania ma in tutta Italia”.
“Ad esempio – ha infine concluso Aurora –, potrebbe essere interessante coinvolgere di più le persone, magari facendo più pubblicità o semplicemente creando un miglior servizio pre-partita, in modo da attirare l’attenzione da parte di tutti. Infine potrebbe essere utile fare in modo che le partite vengano trasmesse in chiaro”.
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