Nelle scuole medie pugliesi verrà inseganta la lingua dei segni. L’iniziativa è nata da una nuova proposta di legge da parte del Consigliere Giuseppe Tupputi, con l’obbiettivo di favorire l’inclusione scolastica e sociale di tutte le persone sorde.
Si tratta senza dubbio di un progetto innovativo nel panorama italiano, che potrebbe essere ripreso su scala nazionale per favorire l’inclusione delle persone sorde tra i banchi di scuola. Il progetto nel suo complesso non prevede soltanto l’introduzione del corso della lingua dei segni in tutte le scuole medie della regione, ma è prevista anche l’attivazione di numerosi servizi in molti luoghi come nelle pubbliche amministrazioni, strutture socio sanitarie, nei tribunali, anche con l’utilizzo di nuove piattaforme digitali.
L’Ufficio Scolastico Regionale si occuperà della progettazione e del monitoraggio e promuoverà la diffusione dell’iniziativa in tutta la Puglia. Il progetto è stato colto con grande entusiasmo da parte di Benedetto Santarelli il primo educatore sordo in Italia, al corriere ha dichiarato: “In seguito a anni di lavoro e studio della LIS, sia a livello nazionale, sia internazionale, posso affermare che le mani sono la nostra bocca e gli occhi le nostre orecchie”.
Successivamente l’educatore ha elencato i benefici che i ragazzi possono apprendere dalla lingua dei segni: “I bambini udenti, esposti alla LIS, sono in grado di sviluppare maggiori competenze comunicative. La lingua dei segni non è solo uno strumento comunicativo e inclusivo per le persone sorde, ma il suo apprendimento e la pratica favorisce gli aspetti cognitivi e comportamentali. In particolare, ne beneficiano i bimbi iperattivi perché migliora l’attenzione, punto debole degli stessi e di quelli con un disturbo dell’apprendimento. Proprio per questi benefici della LIS, mi auguro che l’iniziativa pugliese possa replicarsi in tutte le città e regioni d’Italia“.