L'inverno è alle porte e ciò vuol dire riscaldamenti a causa del freddo e dunque costi più elevati delle bollette soprattutto dopo gli aumenti. Ma, a tal proposito, la nostra redazione ha chiesto ad alcune studentesse universitarie com'è vivere da fuorisede da quando c'è il caro bollette.
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Il caro bollette, come è già noto da molti mese, ha colpito anche e soprattutto gli studenti universitari fuorisede che hanno scelto e deciso di andare a vivere in una città differente e dunque affittare una casa o una stanza. Tuttavia, già a febbraio, con gli aumenti della luce e del gas molti studenti e fuorisede sono stati costretti a rincasare poiché i prezzi erano diventati ingestibili.
L’inverno è alle porte e il freddo sembrerebbe essere arrivato anche al Sud, dove fino alla settimana scorsa i cittadini si sono goduti gli ultimi giorni di mare e di sole. Gli studenti, invece, sono alle prese con lo studio, le lezioni e gli esami in vista. Dunque, i fuorisede quest’inverno dovranno fare i conti con le bollette della luce e del gas e si augurano senz’altro che quest”ultime non sforino molto il budget che uno studente o un fuorisede si fissa mensilmente per coprire tutte le spese.
Infatti per cercare di contenere le spese relative ai riscaldamenti le nuove norme prevedono che i caloriferi rimangano meno ore al giorno accesi e a temperature più basse. Uno studio dell’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it ha stimato risparmi fino a 265 euro per le famiglie italiane durante l’inverno grazie al nuovo Piano. Inoltre, è opportuno seguire anche delle regole legate alla vita quotidiana.
“Io vivo in affitto insieme ad altre quattro ragazze – dichiara Chiara ai microfoni di LiveUnict – e siamo sempre state attente ai consumi comuni che concernano il gas e la luce. Ad inizio anno, tuttavia, ricordo che è arrivata una bolletta relativa al gas parecchio alta rispetto a quanto arrivava prima e con le mie coinquiline ci siamo allarmate poiché siamo sempre state attente ai consumi e durante l’inverno avevamo deciso di non accendere i riscaldamenti e magari usare una coperta in più. È stato davvero pesante dover pagare così tanti soldi”.
Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas diventa legge. Infatti, in base alle nuove regole i termosifoni si accenderanno più tardi e saranno in funzione per meno giorni. Il Piano di contenimento, ideato per razionare il gas e limitare i consumi energetici, cambia le date di accensione e di spegnimento dei riscaldamenti. I caloriferi si accenderanno otto giorni dopo e si spegneranno con una settimana di anticipo. Inoltre, gli impianti a gas potranno funzionare per un’ora in meno al giorno.
Anche la temperatura in casa si dovrà ridurre: anziché 20° la temperatura massima consentita è ora di 19°, con 2° di tolleranza che portano il valore massimo a 21°.
I Comuni hanno un margine di flessibilità: potranno cioè incrementare i limiti in caso in cui le condizioni climatiche siano particolarmente avverse. Se l’inverno si presenterà come molto rigido potranno innalzare i limiti con un provvedimento motivato. Le nuove norme non si applicheranno ad alcune strutture come ospedali, asili, piscine ed edifici usati per attività industriali o artigianali che hanno ricevuto specifiche deroghe.
Secondo l’analisi dell’Osservatorio il risparmio medio per una oppia è di circa 204 euro e per una famiglia composta da quattro persone è di circa 265 euro. Quindi, facendo una stima anche relativa agli studenti universitari fuorisede ci potrebbe essere un risparmio di circa 250 euro in ogni casa composta da 4 persone.
“Noi abbiamo le nostre regole per cercare di risparmiare – dichiara Carla, giovane lavoratrice che vive nella stessa casa con Chiara -. Ad esempio, per risparmiare sulla bolletta del gas preferiamo non accendere i termosifoni. Anche i consumi relativi alla luce sono stati molto elevati in quest’ultimo anno. Infatti, noi a casa nostra preferiamo fare la lavatrice, ad esempio, dopo le 19 poiché c’è un risparmio maggiore. Inoltre, cerchiamo sempre di spegnere le luci quando si passa da una stanza all’altra. Quindi nel nostro piccolo cerchiamo di contenere tutte le spese comuni”.
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