Abbonamenti Metro Unict, studenti: “Terminali non leggono QR code”

Studenti costretti a pagare il biglietto pur essendo in possesso di un abbonamento. Ecco alcune dichiarazioni raccolte da LiveUnict che presentano il disservizio in più stazioni.

Anche quest’anno è stata rinnovata la convenzione tra UNICT ed FCE per fornire agli studenti degli abbonamenti annuali alla modica cifra di 20 euro, compresa la possibilità di viaggiare gratis anche sui bus AMTS. Ma da quest’anno c’è una grande novità: gli abbonamenti vengono attivati tramite l’app FCE che genererà un QR code che permetterà di aprire i tornelli ed accedere alla metropolitana. Depositata nel cassetto, dunque, la famosa card multiservizi di Creval, alla quale veniva attivata l’agevolazione.

Gli abbonamenti sono stati attivati dal 1° ottobre e si potranno ottenere pagando la cifra entro e non oltre il 31 ottobre, data che coincide anche con la scadenza per potersi iscrivere al nuovo anno accademico.

Tuttavia, il nuovo sistema sta mettendo in difficoltà, e non poco, gli studenti che hanno regolarmente pagato l’abbonamento. Dalle dichiarazioni raccolte da LiveUnict, negli ultimi giorni ma anche nelle scorse settimane dai commenti rilasciati da alcuni studenti sui profili social di FCE, e avendo verificato in maniera diretta, risulta, infatti, impossibile accedere alla metropolitana tramite i nuovi abbonamenti con il QR Code, in quanto i nuovi terminali, installati da un paio di settimane, non riescono a leggere i codici attivati dagli studenti sull’app.

Abbonamento metro Unict: problemi con il Qr code

Una studentessa, spesso utilizzatrice del servizio dalla stazione Nesima, racconta le difficoltà che si sono presentate già dall’applicazione, alla quale non viene trasmesso in tempi brevi l’abbonamento ma è stato necessario attendere diversi giorni.

Ho pagato l’abbonamento il 12 ottobre, rilevato quasi subito dal portale studenti. Tuttavia, è stato possibile attivare l’abbonamento sull’app dopo 5 giorni. A Nesima — continua la studentessa — il QR code non viene rilevato, in qualsiasi modo venga posizionato il cellulare. A Stesicoro la situazione è identica e non ho trovato alcun controllore a cui chiedere eventuali spiegazioni”.

Inoltre è necessario essere connessi ad internet per recuperare il titolo di viaggio dall’app, e a tal proposito la studentessa intervistata dichiara: “Nelle stazioni metro non sempre c’è ricezione, bisognerebbe uscire fuori e aggiornare il codice, che di tanto in tanto va aggiornato, in caso di mancato utilizzo immediato”.

E ancora, le stesse scene si ripetono anche alla stazione Galatea, dove un gruppo di studenti è stato costretto ad acquistare un regolare biglietto da 1 euro. “Io e altri colleghi siamo stati costretti ad acquistare il biglietto, avendo provato infinite volte a far leggere il codice, ha dichiarato una studentessa del gruppo.

“Pago il biglietto pur avendo l’abbonamento”

Sui social, già da settimane, sono stati segnalati i disservizi ma, a quanto pare, i problemi persistono. C’è chi denuncia i problemi e la struttura dell’app e la mancanza di rete internet nelle stazioni, e c’è chi rimpiange il sistema delle card multiservizi di Creval, che non hanno mai creato particolari problemi.

“Sono il primo ad essere favorevole allo sviluppo tecnologico e alla digitalizzazione di servizi — afferma uno studente — ma ci sono ancora troppi problemi alla base. Inoltre, nelle stazioni, c’è solo un unico terminale di lettura. Mi chiedo se FCE sia al corrente delle difficoltà riscontrate.

Altre segnalazioni sono arrivate dalla fermata Milo, dove un operatore non ha saputo dare spiegazioni alla richiesta di uno studente, e dalla fermata Giuffrida, da una studentessa, che utilizza la metro tutti i giorni per recarsi a lezione. “Nella stazione Giuffrida non funziona ancora — dichiara la studentessa — e sono costretta a fare ogni giorno il biglietto, pur avendo pagato l’abbonamento.

Beffa anche per i laureandi iscritti con riserva alla magistrale. Se non si è immatricolati entro il 31/10 non si avrà abbonamento. Però ho pagato e i soldi se li sono presi”, questa la dichiarazione di uno studente che si trova in questo status e sarà privo di abbonamento.

Date le numerose problematiche, la richiesta di molti è quella di ripristinare il vecchio sistema con le tradizionali e funzionanti card.

Dario Cosimo Longo

Dario Cosimo Longo nasce a Catania il 6 febbraio 1995. È Laureato in Scienze e Lingue per la Comunicazione e laureando in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo. Collabora con la testata LiveUnict da maggio 2022 e da aprile 2023 è coordinatore di redazione. Se su LiveUnict ci sono articoli sui concerti, probabilmente li ha scritti lui. Ma scrive anche di sport, mobilità sostenibile e turismo. 📧 d.longo@liveunict.com

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