Un titolo per ogni lettera, dalla M alla Z: i consigli di libri da portare in vacanza

Almeno in questo periodo dell’anno, almeno per qualche giorno, è bene riporre nel cassetto i libri da studiare in vista degli esami universitari, e scegliere una lettura di piacere. O più di una. Tornano i consigli in merito della redazione di LiveUnict.

Dopo la fine della sessione siete in procinto di preparare la valigia e raggiungere un aeroporto?  O magari contate i giorni che vi separano dall’inizio delle ferie, dunque dal momento in cui finalmente vi rilasserete presso la spiaggia del cuore, non importa se poco distante da casa. In qualsiasi caso, insieme alla carta di imbarco o alla crema solare, occorrerà non dimenticare un buon libro. Quale? La redazione di LiveUnict arriva in vostro soccorso, proponendovi dei titoli con lettera iniziale compresa tra M e Z. Che dire?  “Buona lettura!” al quadrato.

Marina, di Carlos Ruiz Zafón

Si parta da un libro del grande Carlos Ruiz Zafón, prematuramente scomparso nel 2020. Un libro intramontabile.

Il protagonista maschile della vicenda, ambientata a Barcellona tra il 1979 ed il 1980, si chiama Oscar ed è uno studente.  In seguito ad un particolare episodio il giovane conoscerà Marina, con cui stringerà un intenso legame d’amicizia, ed il padre Germàn Blau. I due dovranno confrontarsi con alcuni misteri, oltre che con un destino a dir poco infelice.

Marcovaldo ovvero Le stagioni In città, di italo Calvino

Calvino è sempre un buon pretesto per uno strappo alla regola, in questo caso per un titolo in più. Questa volta vale la pena proporre Marcovaldo ovvero Le stagioni in città, raccolta di venti novelle, associate alle diverse stagioni dell’anno e con sfondo una grande città non chiaramente identificata.

Il fil rouge tra tutte? Il protagonista, Marcovaldo, tanto buffo quanto malinconico, di cui il lettore segue le vicende. Ben presto ci si rende conto che non si hanno di fronte delle semplici favole dall’ambientazione moderna, di puro intrattenimento: si giunge, al contrario, al tratteggio degli aspetti più complessi della contemporaneità.

Nella casa dei tuoi sogni, di Carmen Maria Machado

L’autrice statunitense racconta in maniera a dir poco originale la propria relazione con una donna tanto affascinante quanto instabile e violenta. Una relazione complessa. Sceglie di usufruire di disparati generi letterari e propri della cultura pop, al fine di consegnare al lettore un’autobiografia memorabile ma anche una dettagliata riflessione su scrittura e memoir.


Da Carver a James Joyce: i consigli di letture da non perdere sotto l’ombrellone [A-L]


Oceano mare, di Alessandro Baricco

 Un professore, Bartleboom, che tenta di stabilire dove finisca il mare. Un pittore, Plasson, che del mare ricerca gli occhi e che per dipingerlo usufruisce della sola acqua marina. E, ancora, passeggeri ed equipaggio della fregata francese Méduse, tragicamente naufragata, che scorgono in una zattera la propria salvezza. Sono solo alcuni delle figure che il lettore può conoscere sfogliando queste pagine, tra le più intense di Baricco, in cui il mare è destinato ad assumere significati altri.

Paula, di Isabel Allande

La porfiria, rara e grave malattia, stravolge all’improvviso la vita di Paula e, per riflesso, quella della madre Isabel. Quest’ultima tenterà di intrattenere ed allontanare la morte attraverso la scrittura. E, attraverso la scrittura, di trovare un senso ad un così insensato e ingiusto destino. Con ogni probabilità Paula è l’opera più personale dell’autrice cilena.

Quaderni di Serafino Gubbio operatore, di Luigi Pirandello

In questo elenco non può non figurare, poi, il nome di Lugi Pirandello. Questo è il romanzo del confronto con un nuovo tempo, quello dell’avvento del progresso tecnologico: un tema celato dietro le vicende di un cineoperatore con l’abitudine di annotare sul proprio diario quanto accade a chi è impiegato nel suo stesso ambiente.

Revolutionary Road, di Richard Yates

 Nel 1961 viene pubblicato Revolutionary Road, romanzo frutto del genio di Richard Yates. Il titolo riprende il nome del quartiere periferico in cui vivono Frank e April Wheeler, che formano una coppia e vestono i panni dei protagonisti.

Al centro della trama la loro quotidianità, arricchita dalla presenza di due bambini, e la loro incapacità di comunicare. Ma non solo. Attraverso la vicenda di pochi, Yates offre uno spaccato della vita negli Stati Uniti negli anni Cinquanta.

Suite francese, di Irène Némirovsky

Molti conoscono ed hanno amato il film omonimo, che è tratto proprio dalla seconda parte di questo romanzo di Irène Némirovsky, incompiuto e pubblicato postumo. In effetti Suite francese è il titolo scelto per i primi due “movimenti” di quello che avrebbe dovuto configurarsi quale un poema sinfonico di cinque parti. Come accennato, solo le prime due sono state portate a compimento.

Mentre il primo “movimento” tratta dell’esodo di massa dei francesi in seguito dell’arrivo delle truppe francesi, al centro del secondo vi sono i primi mesi dell’occupazione ed un improbabile ma significativa storia d’amore.

Tenera è la notte, di Francis Scott Fitzgerald

Dick, brillante psichiatra, decide di sposare una propria paziente, Nicole, una donna affetta da manie di persecuzione. Il lettore diverrà testimone del graduale decadimento del protagonista, ma anche della rottura dell’equilibrio della coppia, già precario. Si riscontrano temi cari all’autore statunitense e si scopre una trama che profuma di reale ma non risulta mai scontata.

Una stanza tutta per sé, di Virginia Woolf

Il talento e lo spessore della grande autrice britannica in un saggio che tratta lucidamente del rapporto tra donne e scrittura nel corso dei secoli, mai privo di ostacoli.

La Woolf traccia un percorso attraverso la lettura degli ultimi secoli per ricavarne una riflessione sulla condizione femminile, senza dimenticare di rivendicare per sé e per le altre donne la possibilità, nuova, di avere accesso alla cultura e di ottenere un posto nel panorama culturale.

Vincent in love. il lavoro dell’anima, di Giovanna Strano

Nell’Olanda del 1881, un uomo cerca ancora il proprio posto nel mondo. Si chiama Vincent van Gogh e, dopo aver seguito i desideri altrui (in particolare quelli dei propri genitori), vuol finalmente lasciar spazio alla propria vocazione, l’arte. Un’arte che spesso il protagonista alimenterà con passioni brucianti e contrarie alle convenzioni.

Al lettore viene riservata la possibilità di “ascoltare la voce” di un Van Gogh meno noto, il più inedito.

Wasteocene: stories from the global dump, di Marco Armiero

Lo storico dell’ambiente Marco Armiero regala agli interessanti la possibilità di una lettura differente sulla, anzi della nostra realtà. L’autore propone l’uso di questo termine in contrapposizione ad altri (certamente più noti) quali, per esempio, “Antropocene” o “Capitalocene”, con il fine di definire l’epoca in cui viviamo e in cui, insieme ai beni, si producono comunità di scarto. Ma c’è spazio anche per la proposta di una possibile soluzione.

X, di Valentina Mira

Il titolo di questo racconto conta una sola lettera, è una sola lettera: X. Dopo anni di silenzio tra i due, Valentina scrive al fratello per riferirgli del proprio presente ma soprattutto del proprio passato. Si snoda, così, il racconto forte e mai banale di uno stupro subito e taciuto per anni, e del tabù e dello stigma a questo legati.

You, di Caroline Kepnes

Romanzo thriller psicologico pubblicato nel 2014 e che ha riscosso molto successo, tanto da divenire persino una serie televisiva.

Un’aspirante scrittrice varca la soglia di una libreria di New York, imbattendosi nel gestore. L’uomo mostrerà gradualmente chi è davvero e il rapporto tra i due, in prima battuta da favola, diverrà sempre più malsano e pericoloso.

Zio Petros e la Congettura di Goldbach, di Apostolos Doxiadis

 Chiude questa lista un libro perfetto per chi ama i numeri. Il romanzo ruota intorno alle vicende di un enigmatico matematico che mira a risolvere la cosiddetta Congettura di Goldbach, secondo cui “ogni numero pari maggiore di 2 si può scrivere come la somma di due numeri primi”. Solo così potrà ambire a passare alla Storia.  Un nipote, che poi costituisce la voce narrante dell’opera, terrà in vita questa grande ambizione.

 

Marzia Gazzo

Marzia Gazzo nasce a Catania il 6 giugno 1998. Laureata in Lettere Moderne, collabora con la testata LiveUnict da maggio 2018. Da dicembre 2020 è coordinatrice della redazione. Ama leggere belle parole, ascoltare voci, raccontare storie.

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