Concorso Vigili del Fuoco, bando in scadenza: tutte le info utili

Concorso Vigili del Fuoco, bando in scadenza: tutte le informazioni per sapere entro quando si può inviare la propria candidatura e quali sono i requisiti da possedere per fare domanda.

Concorso Vigili del Fuoco: mancano solo 4 giorni per poter partecipare al concorso indetto dal Ministero dell’Interno per i vigili del fuoco. La scadenza, infatti, è fissata per il 1° agosto 2022, termine ultimo per poter presentare la propria candidatura.

Il concorso

Aderendo al bando, i partecipanti concorrono per la carica di vice direttore informatico, di cui sono disponibili 26 posti. Chi ha intenzione di candidarsi al posto di vice direttore informatico, dovrà inviare la domanda di ammissione per via telematica entro il 1° agosto 2022.

Concorso Vigili del Fuoco: modalità di svolgimento

Una volta superato il primo di agosto, se il numero delle domande presentate supera di almeno dieci volte il numero dei posti messi a concorso, si terrà una prova preselettiva, durante la quale i candidati dovranno risolvere dei quesiti a risposta multipla sulle stesse materie delle prove previste dal bando. Infatti, sono previste due prove scritte e una prova orale.

La prima prova scritta prevede la risposta sintetica a quesiti relativi alle seguenti materie:

  • architettura,
  • sviluppo,
  • verifica,
  • rilascio di applicativi software,
  • progettazione ed utilizzo efficiente dei database management systems (D.B.M.S.).

Anche la seconda prova scritta prevede la risposta sintetica ad alcuni quesiti, ma riguardo le seguenti materie a scelta del candidato:

  • gestione dei moderni sistemi di elaborazione dati;
  • architettura delle reti di telecomunicazione;
  • sicurezza informatica.

La prova orale ammette solo i candidati che avranno riportato in ciascuna prova scritta una votazione non superiore a 21 su 30. Le materie che verranno affrontate durante la prova orale sono:

  • elementi di diritto costituzionale e amministrativo;
  • informatizzazione della pubblica amministrazione, con particolare riferimento al codice dell’amministrazione digitale;
  • ordinamento del Ministero dell’interno, con particolare riferimento al Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile e ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Inoltre, verrà verificata la conoscenza di una lingua straniera a scelta del candidato tra inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Il candidato supererà la prova orale solo se riuscirà a conseguire una votazione non inferiore a 21 su 30.

I requisiti

Le persone che decideranno di partecipare al concorso Vigili del Fuoco, in scadenza l’1° agosto, devono possedere dei requisiti per poter inviare la propria candidatura. Per poter ricoprire la carica di vice direttore informatico, infatti, bisogna avere:

  • cittadinanza italiana;
  • età non superiore agli anni 45;
  • godimento dei diritti politici;
  • non avere riportato sentenza irrevocabile di condanna per delitti non colposi o non essere stati sottoposti a misura di prevenzione;
  • non essere stati espulsi dalle forze armate e dai corpi militarmente organizzati;
  • assenza provvedimenti di destituzione da pubblici uffici o di dispensa dall’impiego presso una pubblica amministrazione o di decadenza da un impiego statale;
  • qualità morali e di condotta di cui agli articoli 26 della legge 1° febbraio 1989, n. 53 e 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Laurea magistrale

Il titolo studio richiesto per poter partecipare al concorso Vigili del Fuoco è la laurea magistrale. In particolare, è necessario aver conseguito il titolo in una delle seguenti facoltà universitarie:

  • Matematica (LM-40);
  • Fisica (LM-17);
  • Informatica (LM-18);
  • Sicurezza informatica (LM-66);
  • Ingegneria informatica (LM-32);
  • Ingegneria dell’automazione (LM-25);
  • Ingegneria delle telecomunicazioni (LM-27);
  • Tecniche e metodi per la società dell’informazione (LM-91).

È precisato nel bando che ai fini dell’ammissione al concorso sono ammesse anche le lauree magistrali conseguite secondo gli ordinamenti didattici previgenti ed equiparate ai senti del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione del 9 luglio 2009, di equiparazione tra diplomi di lauree di vecchio ordinamento, lauree specialistiche (LS) di cui al decreto n. 509/1999 e lauree magistrali (LM) di cui al decreto n. 270/2004.

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