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Concorsi scuola, la riforma reclutamento è legge: cosa cambierà

concorsi scuola
Concorsi scuola, con l'entrata in vigore della riforma del reclutamento docenti molti aspetti sono destinati a cambiare: ecco tutte le novità in merito alla questione.

Concorsi scuola, via alle modifiche del reclutamento dei docenti con la legge 76/2022. Infatti, una volta entrata in vigore essa porterà diversi cambiamenti nel mondo della scuola e in particolar modo nella fase di assunzione dei docenti. Le principali modifiche riguarderanno proprio le modalità di selezione degli insegnanti. Ma cosa cambierà nello specifico?

Concorsi scuola: prove scritte

Dopo i vari rumors dei giorni trascorsi, le informazioni sono state adesso ufficializzate in seguito alla pubblicazione in Gazzetta. Per esempio, una delle grandi modifiche annunciate riguarda il ritorno alle risposte aperte per le prove scritte. Infatti, come si legge alla lettera a, comma 10 dell’art. 46 intitolato “Perfezionamento della semplificazione della procedura di reclutamento degli insegnanti”, il concorso consisterà in una prova scritta con “più quesiti a risposta aperta”.

Si abbandona quindi il sistema della risposta multipla che permetteva la valutazione degli aspiranti insegnanti attraverso le crocette segnate sulla prova. Inoltre, viene specificato come la prova sarà “volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sulle metodologie e le tecniche della didattica generale e disciplinare, sull’informatica e sulla lingua inglese”.

Concorsi scuola annuali

Secondo quanto riportato da Orizzonte Scuola, una ulteriore novità dei concorsi scuola tra le principali riguarderà proprio l’annualità delle prove. Infatti, stando a quanto riportato, i concorsi scuola saranno organizzati con cadenza annuale e questo permetterà di pubblicare ogni anno un nuovo bando.

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Prova preselettiva

Infine, una modifica al metodo di reclutamento dei docenti potrebbe essere l’inserimento di una prova preselettiva. Quest’ultima, come in tutti i casi in cui viene utilizzata, servirà per fare una prima selezione degli aspiranti docenti, dato che solo coloro i quali abbiano superato la preselettiva potranno avere accesso alla prova scritta effettiva.

Ciò significa che la prova preselettiva non inciderà sulla votazione finale ma che senza il suo superamento non sarà possibile concorrere per i posti banditi. Quindi, riguardo la valutazione finale continueranno ad avere un peso i titoli e i punteggi ottenuti nelle prove.