Come ogni anno Almalaurea pubblica i dati relativi alle varie facoltà e università italiane con la condizione occupazionale e il profilo dei laureati. La redazione di LiveUnict ha deciso di analizzare la situazione degli studenti e dei laureati del DISUM di Catania.
Indice
Il rapporto Almalaurea relativo all’anno 2021 è stato recentemente pubblicato dall’ente di ricerca. Come ogni anno, è stato accuratamente analizzato il profilo dei laureati e la condiziona occupazionale di ogni studente. I rapporti Almalurea analizza ogni anno la condizione di tutti i vari dipartimenti delle diverse facoltà italiane.
I dati, fanno riferimento all’anno precedente, ovvero, a tutti gli studenti che hanno conseguito la laurea nell’anno 2021. Di seguito, la situazione nel dettaglio dei laureati del dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania.
Secondo l’indagine di Almalaurea le studentesse laureate al Disum, durante l’anno accademico scorso, sono in vantaggio rispetto agli uomini. Infatti il 79,1% sono donne e la restante parte sono uomini. L’età media di conseguimento della laurea è tra i 23-24 anni.
Per quanto riguarda l’origine sociale, il 24% degli intervistati ha almeno un genitore laureato e il 9,1% ha entrambi i genitori in possesso della laurea.
Per quanto concerne gli studi secondari di secondo grado, gli studenti che hanno scelto di frequentare il dipartimento di Scienze Umanistiche hanno alle spalle un percorso scolastico svolto, per la maggior parte di essi, presso il Liceo Classico con il 30%, al liceo linguistico il 24% degli studenti, al liceo Scientifico 23,2%, al liceo delle Scienze Umane il 9,1% e al liceo artistico il 2,8%. Invece, la restante parte ha frequentano istituti tecnici e professionali.
L’indagine condotta da Almalaurea vede 1.037 laureati al Disum durante lo scorso anno e gli studenti che hanno deciso di partecipare all’indagine sono 704 tra lauree triennali e biennali, per un totale di 23,0% uomini e 77,0% donne.
Durante l’indagine è stato chiesto agli studenti la loro condizione occupazionale e tra essi il 29,4% ha un impiego, il 47,4% non ha un lavoro e non lo cerca e il 23,2% è alla ricerca di un impiego.
Agli intervistati è stato chiesto quale fosse il loro lavoro nel momento dell’indagine e il 32% di essi che ha un’occupazione ha riferito il proprio mestiere.
Inoltre, il 25,6% svolge un lavoro in smart working.
Per quanto riguarda la retribuzione media, vi è una sostanziale differenza tra la retribuzione di un uomo e di una donna. Infatti, un uomo guadagna mediamente 892 euro e una donna 1.005 euro al mese.
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