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Maturità 2022, studenti catanesi: “Quella durante la pandemia non è stata scuola”

Maturità 2022, si avvicinano gli esami anche per gli studenti catanesi: LiveUniCT ha chiesto a quattro di loro come si stanno preparando e come affronteranno questo momento dopo due anni di pandemia.

Maturità 2022: manca ormai poco all’inizio degli esami di Stato e gli studenti di tutta Italia sono alle prese con la preparazione. Non fanno eccezione gli scolari iscritti al quinto superiore degli istituti catanesi, dato che anche loro affronteranno il tanto temuto esame di Maturità tra pochi giorni. Tuttavia, sebbene non si tratti del primo esame di Stato post-Covid, è importante ricordare il ruolo fondamentale che ha giocato la pandemia anche per i maturandi di quest’anno: infatti, i loro ultimi due anni di scuola sono stati segnati dai disagi inevitabili relativi all’emergenza sanitaria.

Quest’esperienza ha senza dubbio segnato molti di loro, a maggior ragione considerando la giovane età e la fase di crescita vissuta in piena pandemia, determinando in alcuni casi malesseri e cali del rendimento scolastico. Ai microfoni di LiveUniCT, quattro studenti maturandi di alcuni istituti superiori catanesi hanno svelato come si stanno preparando a questo momento e quale influenza ha avuto la pandemia sulla loro preparazione.

Come ti stai preparando alla maturità e che sensazioni provi?

La prima a rispondere è Rosy, maturanda del Liceo Scientifico “G.B. Vaccarini” di Catania: “Per preparami alla maturità sto cercando di schematizzare tutto il programma svolto durante l’anno scolastico e sto collegando le varie materie a tutti i nuclei tematici che ci sono stati dati. In più sto preparando alcuni PowerPoint per esporre il PCTO che ho svolto in questi ultimi tre anni (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento o più comunemente alternanza scuola-lavoro) e per l’educazione civica che da qualche anno è diventata una materia a tutti gli effetti. Per la seconda prova invece sto facendo tanti esercizi soprattutto sugli integrali. Al momento non provo ansia perché la scuola è appena finita e mi sento leggermente più libera ma so che arriverà a breve” ha dichiarato la ragazza.

Di un simile avviso è Andrea, studente del quinto anno al Liceo Linguistico Statale “Principe Umberto di Savoia” di Catania. “Sinceramente le mie sensazioni sono abbastanza distese, non sento molto il peso della fine di questo quinquennio: sicuramente la nostalgia c’è, ma al momento non è ancora grande. Per quanto riguarda il mio iter per prepararmi alla maturità, è ancora in fase di inizio, dato che devo ancor cominciare a ripassare” ha spiegato il ragazzo.

“Giunto al 90° minuto della mia vita da liceale, il sentimento che prevale è la nostalgia associata alla voglia di stare ancora ancorato al mondo liceale, ai compagni, ai prof e persino ai bidelli – racconta invece Alessio, anche lui maturando del Liceo Linguistico “Principe Umberto di Savoia” di Catania. Il gran passo è però doveroso, non appena finita la scuola inizierò il mio percorso di rifinitura in vista dell’esame per affrontarlo nel miglior modo possibile”.

“Non mi sto preparando come avrei pensato di fare nel mio terzo e quarto anno di liceo pensando alla mia maturità come una cosa ancora lontana – afferma infine Clarissa, iscritta al quinto anno del Liceo Classico “Mario Cutelli-Carmelo Salanitro” di Catania. Nonostante io sia a ridosso dell’esame comunque non ho metabolizzato il fatto che tra meno di 15 giorni sarò in un’aula con i miei professori. La cosa migliore che sto facendo però è godermi queste sensazioni di ansia e quasi shock perché so che non le proverò mai più come le sto provando adesso, quindi direi che mi sto preparando alla maturità senza pensarci ma solo vivendo questi ultimi attimi. Poi ovviamente verrà lo studio matto e disperatissimo” ha concluso Clarissa.

Come vivi questo momento dopo due anni di pandemia?

Tra le sensazioni vissute dai maturandi in questo momento, il tema della libertà è quello che va per la maggiore, complice forse l’allentamento delle restrizioni Covid che si aggiunge alla conclusione del percorso scolastico. “Respiriamo un aria di ”ritorno” alla libertà: lo stesso esame quest’anno sarà ”completo”, rispetto alle agevolazioni delle scorse maturità in piena pandemia” spiega Alessio.

“Questo momento è essenziale, finalmente si respira aria di libertà e non più quell’alone di oscurità che ci ha dato questo biennio di pandemia” si associa Andrea.

“È un momento che vivo di certo in modo più leggero, perché sicuramente non è la stessa cosa rispetto al resto degli studenti e studentesse che hanno fatto la maturità in piena pandemia – ha spiegato Clarissa –. Ma sento anche come se sui maturandi e maturande miei coetanei pesi una forte pressione. Siamo una sorta di esperimento dopo un traguardo così lungo dalla pandemia, quindi è come se su di noi stessero testando l’intero sistema scolastico riorganizzato dopo lo stato di emergenza ha completato la ragazza.

“Noi del 2003 siamo stati un po’ meno fortunati degli altri in quanto dopo due anni di pandemia sono tornati gli scritti e un orale senza tesina, infatti l’esame orale partirà da una foto, un video, una poesia eccetera – ha sottolineato Rosy –. È giusto il voler tornare alla normalità ma in questo modo mi sembra un po’ troppo avventato, infatti nonostante tutti parlino della “fine della pandemia” e del “ritorno alla normalità” durante gli esami dovremmo tenere la mascherina FFP2 e con il caldo che fa a Catania in questo periodo non so quanto sia gradevole e sopportabile”.

Credi che la pandemia abbia influito sulla tua preparazione alla maturità?

“La pandemia ha totalmente stravolto il mio metodo di studio: incrementare la tecnologia e il web non è stato facile all’inizio, mentre adesso viene in modo spontaneo documentarsi ed essere il più originale possibile sfruttando le fonti più accreditate” spiega Alessio.

Successivamente, a prendere la parola è nuovamente Rosy: “Sì, penso che la pandemia abbia influito sulla mia preparazione in quanto un po’ tutti soprattutto durante la DAD o DID ci siamo lasciati andare, presi dalla situazione. Il ritorno a scuola infatti non è stato facile e, almeno per quanto mi riguarda, inizialmente è stato difficile riprendere il ritmo tra spiegazioni, compiti e interrogazioni. Quest’ultimo anno è stato ancora più difficile perché da un lato siamo tornati alla normalità e dall’altro ci siamo trascinati dietro un anno di pandemia che ci ha distrutti scolasticamente parlando.

Di comune accordo con Rosy sono anche Andrea e Clarissa. Infatti, il primo sostiene che la pandemia ha avuto un ruolo fondamentale riguardo la sua preparazione alla maturità. “È stata una grande battuta di arresto in tutti i campi per la nostra generazione, che ancora oggi ne soffre le conseguenze” afferma Andrea.

Infine, Clarissa risponde così: “Sì, assolutamente e lo dico perché avendo vissuto la DAD ho ancora un vero e proprio trauma con essa. Quella non era scuola e per me non era apprendere qualcosa di nuovo – ha aggiunto la giovane –, non ricordo nulla di quel periodo se non quando mi alzavo la mattina e mi sedevo alla scrivania accendendo il tablet per collegarmi e lo svolgere delle lezioni. Ho come dei vuoti di memoria, anche per gli argomenti che abbiamo studiato nelle materie e per quanto riguarda l’anno direttamente successivo alla pandemia, ovvero il mio quarto anno, è ancora peggio: il periodo tra ottobre e novembre passato di nuovo in DAD ha fatto calare il mio rendimento scolastico e mi sono sentita davvero un’esclusa, sono stata molto male”.

Tuttavia, tra nostalgia, ansia e attesa per il futuro e tanta voglia di libertà, non manca di certo una nota di speranza da parte di questi ragazzi. “Nonostante tutto sono fiduciosa e penso che tutti quanti riusciremo a passare con ottimi voti e chiudere serenamente un altro capitolo della nostra vita” – ha affermato infine Rosy fiduciosa verso il suo futuro.

Martina Bianchi

Giornalista pubblicista con una laurea magistrale in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations e una triennale in Scienze e Lingue per la Comunicazione, coltiva l'interesse per il giornalismo scrivendo per LiveUnict dal 2018 e coordinando la redazione da maggio 2022. Appassionata di lingue straniere, fotografia, arte e viaggi, ama scrivere di attualità, con un particolare interesse per i diritti e la storia.

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Martina Bianchi

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