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Assegno unico, ultimi giorni per avere gli arretrati: come fare

Assegno unico
Assegno unico: sono gli ultimi giorni per richiederlo ed ottenere gli arretrati. Ecco entro quando fare domanda.

Assegno unico: entro quando fare domanda delle rate arretrate dell’assegno unico e universale? Le domande per l’assegno unico universale per i figli pervenute all’Inps sono poco più di 8 milioni. Esse, però, potrebbero aumentare dato che i beneficiari con figli a carico sono 10,5 milioni e c’è ancora tempo per fare la richiesta. 

Chi presenterà ora la richiesta, inoltre, riceverà anche gli arretrati a partire dal mese di marzo.

Assegno unico: entro quando fare domanda?

Ormai sono gli ultimi giorni per richiedere l’assegno unico. C’è, infatti, tempo fino al 30 giugno 2022 per fare richiesta. 

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Come anticipato, chi farà domanda entro giugno riceverà anche gli arretrati. Da luglio, invece, i pagamenti inizieranno solo dal mese corrente. 

Come fare domanda?

La domanda per richiedere l’assegno può essere fatta in diverse modalità. Per richiedere l’assegno unico, infatti, si può fare domanda:

  • Tramite i servizi Inps online, accedendo con SPID, CIE o CNS;
  • chiamando il numero verde 803.164 da rete fissa, gratuitamente, o lo 06 164.164 da cellulare, a pagamento;
  • tramite i servizi telematici gratuiti offerti dai patronati.

A chi spetta?

La misura spetta dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati, per ogni figlio con disabilità, senza un limite dovuto all’età, per ogni figlio minorenne.

Inoltre, spetta per ogni figlio maggiorenne a carico, fino ai ventuno anni d’età, il quale deve:

  • Frequentare un corso professionale, andare a scuola o all’università;
  • svolgere uno stage o lavorare ma avere reddito inferiore agli ottomila euro all’anno;
  • sia in cerca di lavoro (deve essere registrato ai centri pubblici come disoccupato e in cerca di occupazione);
  • essere coinvolto in un’esperienza di servizio civile.

Tutti i genitori possono chiedere l’assegno unico, indipendentemente dal tipo di lavoro che svolgono e dalla loro posizione di contribuenti (se per esempio sono autonomi o sono lavoratori dipendenti o ancora se sono inoccupati).

Per il calcolo dell’assegno unico, si tiene conto di una cifra base che cambia progressivamente in base all’ISEE e all’età dei figli. 

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