Negli scorsi mesi Pfizer, nota azienda farmaceutica, aveva avviato l’iter per 130 esuberi nello stabilimento di Catania.
Nelle scorse ore, tuttavia, è arrivata una nuova ipotesi d’accordo, siglata da sindacati, azienda e Confindustria al PalaRegione di Catania ed anche alla presenza dell’Assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone.
Previsto il pagamento di 57 mensilità a chi lascia anticipatamente l’impresa. L’opzione di un trasferimento ad Ascoli, poi, è stata già accettata da undici dipendenti.
Per mezzo di una nota, i sindacati spiegano che “è stato sottoscritto un compromesso mirato allo svecchiamento dell’organico per assicurare la continuità occupazionale a 130 unità più giovani“.
Se l’assemblea dei dipendenti, che si terrà il 28 aprile, dovesse approvare l’intesa, dunque, “partirà la manifestazione di interesse per l’incentivazione economica all’esodo dei lavoratori prossimi alla pensione e di coloro che sono stati assunti con contratto a tutele crescenti – affermano i sindacati –, con l’obiettivo di raggiungere una quota di circa 80 persone che entro novembre lascerebbero volontariamente Pfizer Catania”.
L’azienda, tuttavia, “dovrà impegnarsi a collocare in altri reparti i dipendenti che non potranno beneficiare delle agevolazioni proposte“.
“Non è sicuramente uno dei migliori accordi di sempre e c’è ben poco da festeggiare quando, comunque, il calo dei livelli occupazionali per il sito della nostra città è evidente – aggiungono infine i sindacati –. Saremo vigili ed estremamente attenti sull’attuazione di quanto concordato per far sì che nessun lavoratore resti deluso”.