Domani martedì 12 aprile, i sindacati sono stati convocati dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per un nuovo incontro relativo al reclutamento. Come previsto nel PNRR, c’è una riforma del sistema di reclutamento che condurrà all’assunzione di 70mila docenti entro il 2024.
Come si legge sul documento ufficiale del PNRR, la riforma prevede alcuni punti chiari ma si tratta di indicazioni generali: “Il rafforzamento dell’offerta formativa presuppone un miglioramento delle competenze del corpo docente in servizio, a partire dal suo reclutamento. A tal fine, la riforma del sistema di reclutamento dei docenti ridisegna le procedure concorsuali per l’immissione nei ruoli del personale docente rafforzando, secondo modalità innovative, l’anno di formazione e prova, mediante una più efficace integrazione tra la formazione disciplinare e laboratoriale con l’esperienza professionale nelle istituzioni scolastiche. Completa il processo di rafforzamento delle competenze una riforma che introduce un sistema di formazione continua in servizio.
Verso i concorsi annuali
La riunione servirà anche per comprendere le affermazioni del ministro sul concorso ordinario della scuola secondaria, al centro delle polemiche dei candidati. Il concorso bandito nel 2020 prevedeva due prova scritte e una orale, insieme a una prova selettiva nel caso in cui il numero di candidati fosse superiore di almeno 4 volte il numero dei posti messi a concorso.
Successivamente, la struttura della prova è stata modificata, introducendo la prova scritta a risposte chiuse prima di una prova orale. Un modello che segue la strada della semplificazione dei concorsi pubblici.
Bianchi ha scaricato il nuovo modello di concorsi: “E’ un concorso che noi abbiamo ereditato dal passato, con una modalità di organizzazione anche delle prove che si è dimostrata non adeguata, noi poi andremo verso concorsi annuali. Questo era l’ultimo passaggio di una storia precedente che ha dimostrato tutti i limiti, non c’è nessun dubbio“.
La situazione dei precari
I temi centrali sulla situazione dei precari sono abilitazione e stabilizzazione. Il senatore della Lega, Mario Pittoni si sarebbe così espresso: Vanno anzitutto e con la massima urgenza riattivati e resi strutturali i percorsi formativi abilitanti all’insegnamento (Pas) per non disperdere il patrimonio d’esperienza di centinaia di migliaia di docenti da troppi anni confinati nelle graduatorie per le supplenze per inadempienze dell’Amministrazione”.