News scuola: il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, promette una riforma sul reclutamento docenti entro il mese di giugno. Ecco cosa ha detto.
News scuola: è un periodo particolarmente movimentato per il mondo della scuola, grazie allo sblocco dei concorsi straordinari e ordinario che si stanno svolgendo in questi mesi. Le modalità di reclutamento dei docenti sono, tuttavia, allo studio e potrebbero cambiare entro giugno.
Il ministro Bianchi è intervenuto al Senato per riferire sullo stato di attuazione del Pnrr e sulle sei riforme della scuola. Vediamo cosa ha detto sul reclutamento e sulla formazione degli insegnanti.
“Entro giugno – ha dichiarato Bianchi – presenteremo il testo di riforma del reclutamento docente. Questo diventa l’occasione per definire quali devono essere i percorsi di formazione iniziale ma anche i percorsi di aggiornamento continuo (tracciati con la scuola di alta formazione) che saranno incardinati nella riforma stessa. Siamo nei tempi, manterremo le scadenze. Sul reclutamento stiamo lavorando e nelle norme troveremo le giuste soluzioni”.
Il ministro sottolinea anche che si tratta di un’occasione “per dare a chi lavora da anni nella scuola un percorso dignitoso per entrare nel grande corpo della scuola”.
Oltre al reclutamento dei docenti, il ministro Bianchi insiste sul tema della formazione in merito alle tecnologie 4.0. Bianchi si sofferma, soprattutto, sulle competenze non cognitive per affiancare i ragazzi nel recupero della vita sociale nel periodo post-pandemico.
Si tratta di “competenze fondanti che permettano ai nostri ragazzi di recuperare una vita sociale intensa, in particolare dopo la pandemia”. E, in merito ai problemi psicologici dei giovani, sottolinea che “la scuola dovrà dare una risposta a questi disagi permettendo ai ragazzi di trovare un proprio percorso di vita”.
“Mi si riconosca – ha continuato il ministro dell’Istruzione – che io ho voluto riportare i ragazzi a scuola, anche con grossi attriti con le giunte regionali. La principale risposta al disagio è questa. Quanto al tema dello psicologo a scuola, io sto lavorando con il presidente dell’ordine degli psicologi Lazzari. Quello che è chiaro è che nessuno vuole la surrogazione del ruolo dell’insegnante, ma vogliamo che nella complessa articolazione della scuola ci sia un supporto anche per gli insegnanti”.
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