Il 31 marzo scadrà lo stato di emergenza e il Governo non sembra intenzionato a prorogarlo. Di conseguenza, molte restrizioni attualmente attive all'interno delle scuole potrebbero non essere più valide. Ecco cosa potrebbe cambiare.

La situazione da covid-19 è in netto miglioramento e per tale motivo le misure di contenimento sono sempre più allentate. Nello specifico, le misure di sicurezza adottate nelle scuole saranno sempre meno rigide. Il 31 marzo scade lo stato di emergenza e il Governo non sembrerebbe intenzionato a prorogarlo e con lo scadere di esso molte misure verranno abolite.
A scuola, infatti, la didattica a distanza e la mascherina probabilmente verranno a mancare a partire dal 1° aprile.
Tuttavia, le regole che vigono ad oggi nelle scuole e che saranno valide fino al 31 marzo, riguardano alle elementari la didattica a distanza (e la quarantena ridotta a 5 giorni) scatta solo per i non vaccinati.
Mentre per i vaccinati è prevista solo l’auto-sorveglianza. Inoltre, fino a quattro casi di positività si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con mascherina Ffp2 (per dieci giorni) da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età. In presenza di contagiati scatta l’auto-sorveglianza e diventa obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato (fai da te) o molecolare se si avvertono sintomi.
Se si ha febbre o tosse è obbligatorio fare un nuovo test al quinto giorno. In caso di utilizzo del test antigenico autosomministrato l’esito negativo è attestato da una semplice autocertificazione.
Sempre alle elementari se in una classe si contano cinque o più casi restano in presenza (con Ffp2 per 10 giorni) gli alunni con due dosi di vaccino da meno di 120 giorni o è guarito da meno di 120 giorni o ha effettuato la dose di richiamo (o è guarito dal Covid dopo doppia dose di vaccino).
Per gli altri (non vaccinati oppure vaccinati o guariti da più di 120 giorni) c’è la Ddi (didattica digitale integrata) e la quarantena per 5 giorni. Quest’ultima cessa in seguito all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare. Per i successivi 5 giorni è però obbligatorio indossare la mascherina Ffp2.
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