Assegno unico familiare è un bonus che permette di supportare le finanze delle famiglie che più ne hanno bisogno sulla base della dichiarazione Isee presentata. Stando ai dati raccolti da Il Sole 24 Ore, tale sostegno viene inoltre potenziato per le famiglie con figli disabili, sino a far scattare un vero e proprio doppio bonus.
Con l’introduzione dell’assegno unico si è cercato di superare il sistema delle detrazioni fiscali per figli a carico e questo si basa su diversi fattori utili a determinare la cifra finale del sostegno economico, il più importante dei quali è l’indice Isee:
- Beneficio massimo, con Isee pari o inferiore a 15mila euro: 175€ mensili per figlio minorenne;
- Beneficio minimo, con Isee superiori a 40mila euro: 50€ mensili per figlio minorenne.
Assegno unico: cosa cambia in caso di disabilità
Se nel nucleo familiare è presente un minore affetto da disabilità è previsto un incremento del bonus in denaro che andrà a sommarsi a quello base, calcolato sulla semplice situazione finanziaria (Isee):
- Disabilità media: incremento previsto di 85€ mensili;
- Disabilità grave: incremento previsto di 95€ mensili;
- Quando il figlio minore è considerato “non autosufficiente”: incremento previsto di 105€ mensili.
Inutile specificare che l’incremento previsto è da considerarsi una quota fissa, che non aumenta né diminuisce a seconda dell’Isee del nucleo familiare e dipende solo dal grado di disabilità certificata.
Nel caso in cui i figli con disabilità sono maggiorenni le condizioni cambiano. Se il soggetto in questione non ha ancora compito i 21 anni di età, indipendentemente dal grado di disabilità accertata, la maggiorazione corrisponderà ad una quota fissa di 80€. Inoltre, per ricevere questo bonus sarà necessario che il maggiorenne sia affetto da una disabilità corrispondente almeno al grado medio.
Nel caso in cui il soggetto ha già compiuto il 21esimo anno di età, è previsto un assegno unico senza possibilità di ulteriori maggiorazioni che varia da un massimo di 85 euro a un minimo di 25 euro, basandosi, anche in questo caso, sulla dichiarazione Isee del nucleo familiare di appartenenza.
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