Bonus psicologo, come funziona e a chi spetta? Sono queste le domande che la maggior parte delle persone si pone: ecco quindi le risposte a questi dubbi.
Bonus psicologo, come funziona e a chi spetta? In molti si sono posti questo genere di domande a partire dal momento in cui si è iniziato a parlare di questo incentivo. E adesso si potranno dare delle risposte più certe, dato che il bonus è al vaglio. Infatti, il testo che lo riguarda dovrebbe essere pronto per oggi, in modo tale da inserirlo nel decreto Milleproroghe. Questo permetterà finalmente di avere delle informazioni sicure sulla questione. Ecco quindi cos’è il bonus psicologo e come funziona.
Il tema della salute mentale è stato altamente rivalutato negli ultimi anni, e in particolare con l’avvento della pandemia, è diventato sempre più di rilievo. Infatti, le difficoltà di vario genere che si è stati costretti ad affrontare da due anni a questa parte non hanno fatto che aggravare o intaccare la salute mentale di molte persone.
Per questo motivo, un incentivo di questo genere è stato percepito come necessario. Esso riguarda un supporto economico per l’assistenza psicologica anche se, come specificato varie volte dal ministro della Salute Roberto Speranza, non si tratta di una soluzione definitiva e sono necessarie maggiori risorse nelle aree territoriali.
In ogni caso, in molti sembrano interessati se si considera che la petizione online lanciata dal giornalista Francesco Maesano su change.org ha raccolto 300mila firme. Il tutto insieme ad un’altra petizione del ministro Speranza per l’introduzione del psicologo di base nel SSN, la quale ha raggiunto ben 64mila firme.
Purtroppo, essendo ancora in fase di definizione e in attesa di un testo scritto, non è possibile indicare il funzionamento esatto del bonus. Tuttavia, secondo indiscrezioni, il bonus dovrebbe prevedere uno stanziamento di 20 milioni di euro, anche si richiede un sforzo economico maggiore. Ma il denaro stanziato non riguarderà solo il bonus, quanto dei progetti di rafforzamento della rete dei consultori e delle strutture territoriali coinvolte.
In ogni caso, molto probabilmente il bonus sarà assegnato a seconda dell’Isee, seguendo il modello di funzionamento dell’assegno unico. Inoltre, dovrebbe essere erogato via voucher, la cui somma potrebbe essere di 200 euro. Se così fosse, sarà prevista l’erogazione per intero per i redditi inferiori a 15mila euro, mentre la cifra diminuirebbe gradualmente per i rediti minori di 45mila euro.
Tuttavia, alcune regioni non hanno voluto attendere l’attivazione del bonus a livello nazionale da parte del Governo e si sono portate avanti. Un primo esempio è quello della Regione Lazio, che ha deciso di destinare 10,9 milioni per permettere il potenziamento dei servizi territoriali fino al 2025.
Inoltre, si stanno accodando anche Lombardia, Campania ed Emilia-Romagna, dato che queste regioni hanno annunciato che attiveranno un supporto psicologico di base che sarà territoriale e a titolo gratuito.
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