Riapertura discoteche: molti luoghi potranno ripartire dopo un periodo lungo di chiusura forzata a causa delle misure di sicurezza anti-Covid-19. Le regole.
Buone notizie per i lavatori dei locali da ballo e per tutti gli amanti della musica: riaprono le discoteche. Da domani 11 febbraio infatti si potrà tornare in pista, data la scadenza dei termini di chiusura inizialmente fissati al 31 gennaio e prorogati successivamente a causa dell’aumento del numero dei nuovi contagiati.
La decisione di non allungare ulteriormente la data di chiusura dei locali notturni ha sicuramente fatto tirare un sospiro di sollievo a tutto il settore che, da inizio pandemia nel 2019, è stato duramente colpito dalle norme restrittive a causa degli inevitabili assembramenti che si verificano al loro interno.
È dunque fortemente attesa la ripartenza delle disco, ma non tutto sarà possibile. Alcune limitazioni saranno necessarie e i frequentatori dei locali dovranno, almeno per adesso, sottostare alle regole sanitarie inderogabili. In particolare le cose cambiano da locali all’aperto e al chiuso.
Se la discoteca si trova al chiuso sarà necessario indossare la mascherina durante la permanenza in sala, anche durante il ballo, fatta eccezione per i momenti in cui si consumano cibi e bevande; se il locale si trova all’aperto invece sarà possibile togliere la mascherina, essendo decaduto l’obbligo anche per strada.
Per poter accedere ai locali sarà necessario anche esibire il green pass rafforzato e i gestori sono vincolati al rispetto della capienza non superiore al 75% all’aperto e al 50% al chiuso.
A seguito dell’imminente riapertura i gestori delle piste da ballo hanno fatto sentire la loro nelle parole del Presidente della Silb di Palermo, Vincenzo Grasso. È inevitabile infatti, per coloro che gravitano intorno ad un settore fortemente colpito dalle restrizioni, chiedere sicurezze e garanzie:
“Tutto lascia ben sperare – spiega Grasso -. Ci stiamo preparando verso questa direzione purtroppo il Governo ci ha abituati a sorprese all’ultimo minuto, ci auspichiamo non ci siano perché in questo caso sarebbe veramente un colpo alle gambe”.
Non mancano poi le polemiche circa la chiusura dei locali e le restrizioni imposte mentre le “serate non autorizzate” continuavano ad esistere: “A Palermo, come in tutta Italia – puntualizza il Presidente – non hanno mai smesso di esserci eventi. Il blocco delle discoteche ha interrotto l’attività dei locali autorizzati a svolgere quel tipo di attività ma purtroppo abbiamo registrato innumerevoli eventi non autorizzati all’interno di ristoranti, ville private e svariate altre strutture non autorizzate”.
Le misure in atto sono poi poco chiare. Spiega a tal proposito Grasso: “Non vi è una definizione chiara e ufficiale sulle zone che potranno permettere ai locali da ballo di riaprire – afferma il Presidente –. Sicuramente in zona rossa non è previsto che i locali da ballo possano aprire la loro attività, ma si va verso un’eliminazione delle restrizioni per chi è vaccinato. Ci auspichiamo che la riapertura porti gradualmente ad un ritorno alla normalità”.
Il problema? La mancanza di un dialogo fra Governo e gestori dei locali, racconta Grasso. La ripartenza non sarà a tutto gas, ma graduale e i sostegni ricevuti finora dal Governo non sono stati sufficienti a supportare gli sforzi: “Che possa sensibilizzarsi verso la nostra categoria destinando dei fondi per aiutarci nella ripresa. Siamo in una condizione davvero difficile, sarebbe un salvagente per la nostra categoria”, ha concluso Grasso.
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