Nuovo decreto Covid in arrivo? Il governo starebbe pensando a dei provvedimenti per le feste. Ecco le misure che potrebbero essere approvate a breve.
Più di 30mila contagi in un giorno, mille ricoverati in terapia intensiva e vacanze alle porte. A pochi giorni dalle vacanze natalizie l’Italia è alle prese con una nuova ondata di Covid e il governo starebbe pensando a un nuovo decreto Covid per frenare l’impatto della variante Omicron e contenere i ricoveri nelle strutture sanitarie. Entro domani, giovedì 23 dicembre, dovrebbe essere approvato il decreto anti-contagi. Tra le ipotesi, divieti e restrizioni per Capodanno, mascherine obbligatorie all’aperto anche nelle regioni in zona bianca, terza dose anticipata da cinque a quattro mesi e green pass valido solo per sei mesi.
Il nuovo decreto Covid dovrebbe salvaguardare l’apertura di negozi e centri commerciali per le feste e le attività scolastiche in presenza, anche se si pensa già a un prolungamento delle vacanze natalizie per gli alunni più piccoli.
Tra le ipotesi in campo ci sarebbe la possibilità di anticipare ulteriormente la terza dose “booster” di vaccino. L’ulteriore dose, infatti, garantirebbe una copertura molto più alta contro la variante Omicron, e potrebbe rivelarsi un’utile alleata nel periodo invernale, quando i contagi sono più alti.
Allo stesso tempo, per garantire una efficacia più elevata dei vaccini si pensa anche a una riduzione della durata del green pass, valido per sei mesi. In questo caso, tuttavia, la certificazione verde potrebbe rimanere valida per i viaggi in Europa. La commissione UE, infatti, ha stabilito ieri che la durata del green pass per i viaggi è di 9 mesi, malgrado le discussioni a livello nazionale siano ancora in corso su questo punto.
Tra le novità del nuovo decreto Covid non c’è la possibilità di un coprifuoco generale per tutta la popolazione, ma è ancora aperta la discussione sul possibile coprifuoco per chi non è vaccinato, come già fatto in altri Paesi europei.
Restrizioni alla circolazioni potrebbero essere prese a livello locale. Le grandi città in tutta Italia e in Sicilia, con l’eccezione, al momento, di Messina, hanno già annullato i tradizionali concerti di Capodanno e i festeggiamenti che potrebbero creare maggiori occasioni.
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