Spid Poste: se prima era gratis, da ora sarà a pagamento. Infatti, per usufruire del servizio, bisognerà pagare 12 euro. Di seguito tutte le informazioni utili.
Spid Poste diventa a pagamento nella sua modalità più usata e cioè quella di persona alle Poste. Se prima era gratis, adesso bisognerà pagare 12 euro per poter usufruire del servizio.
Questo “problema”, però, è facilmente aggirabile. Considerando che Spid Poste è sempre più utile per i rapporti con la pubblica amministrazione e che dal 15 novembre permetterà anche di ottenere i certificati anagrafici, è utile sapere come comportarsi: di seguito tutte le informazioni.
Poste Italiane è il principale fornitore di Spid e quella degli sportelli fisici è una modalità apprezzata da molti, specialmente dagli anziani.
“Solo durante la fase critica della pandemia – dichiara la società – Poste ha rilasciato oltre 15 milioni di Spid favorendo il percorso di digitalizzazione degli italiani in un periodo di emergenza per il Paese. Grazie alla prossimità e alla capillarità della rete degli oltre 12000 uffici postali, milioni di italiani hanno potuto ottenere facilmente e con il massimo supporto degli operatori la propria identità digitale, che rappresenta la chiave d’accesso a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione”.
E ancora: “A oggi – precisa Poste – complessivamente l’Azienda ha rilasciato gratuitamente più dell’80% delle attivazioni Spid in Italia. Il servizio di attivazione delle identità digitali per Poste Italiane era previsto a pagamento dal giugno 2020, responsabilmente l’azienda ha prolungato il periodo di gratuità proprio a causa della pandemia così come fatto per altri servizi indispensabili a favore dei cittadini sempre gratuiti, come la piattaforma per le prenotazioni dei vaccini e le consegne logistiche. Poste Italiane solo dal primo novembre si è adeguata al mercato applicando, per le nuove sottoscrizioni, un costo per le attivazioni dello Spid tramite operatore”.
Se il servizio è utilizzato da moltissimi, la richiesta dei 12 euro ha comunque sollevato critiche per lo Spid Poste a pagamento.
Per raggirare questo “problema” bisogna informarsi su quale sia la modalità gratuita più comoda. Alcuni sistemi online sono troppo complessi, ma ecco cosa si può fare. Innanzitutto, serve un documento d’identità italiano, un codice fiscale, una mail e un numero di cellulare.
La modalità gratuita più comoda è quella “audio-video” con riconoscimento dell’utente via bonifico. Il riconoscimento non è sincronico, quindi non prevede appuntamenti o videochiamate per mostrare i propri documenti.
Il bonifico, in realtà, costa un euro, che viene restituito all’utente con alcuni provider come Poste, oppure è possibile acquistare quello da dieci centesimi in su con Lepida.
Il bonifico è nominale: non è un pagamento, ma è solo un modo per verificare l’identità di chi richiede Spid.
Con Poste, questa modalità “audio-video” è disponibile via app PosteId, mentre con Lepida tramite sito id.lepida.it. In entrambi i casi, comunque, bisognerà registrare un video sulla piattaforma utilizzata dove si mostra il proprio documento d’identità italiano (quindi carta d’identità, carta d’identità elettronica, patente o passaporto) e la tessera sanitaria o, in alternativa, il tesserino del codice fiscale.
Inoltre, a tutela del furto di identità, durante il video l’utente dovrà leggere un codice ricevuto via sms o tramite una delle app del provider Spid utilizzato. Infine, si richiede di fare un bonifico da un conto corrente italiano intestato o cointestato all’utente,specificando nella causale un codice specifico ricevuto anch’esso dal provider
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