Ddl Concorrenza: la legge approvata dal Governo comporta riordini, nuove regole ed agevolazioni. Ma quali? Ecco tutte le interessanti novità previste.
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Il Governo Draghi approva il Ddl Concorrenza, un’operazione definita di “trasparenza” e che riguarda le concessioni pubbliche al fine sia di garantire più tutele ai consumatori sia per dare più opportunità alle piccole imprese.
La legge così approvata comprende tutta una serie di agevolazioni e riordini, in primis quelli riguardanti i taxi e i servizi pubblici locali, anche se non tiene in considerazione le concessioni per balneari e non è presente la liberalizzazione delle licenze per gli ambulanti. Spiccano, poi, numerose altre novità: ecco quali.
La prima novità del Ddl Concorrenza riguarda la formula di risarcimento per le assicurazioni: il vincolo di adesione alla procedura di risarcimento diretto viene esteso anche a quelle compagnie che hanno sede legale in altri Stati membri dell’UE. Il risarcimento diretto consiste nella possibilità, in caso di incidente, di ottenere il risarcimento del danno direttamente dalla propria compagnia assicurativa che poi si rivolgerà per suo conto a quella del soggetto che ha causato il sinistro o ha contribuito a causarlo.
Sospiro di sollievo per tutti gli utenti di telefonia mobile: verrà contrastato il fenomeno delle attivazioni inconsapevoli, fraudolente e irregolari. Le compagnie telefoniche devono possedere la prova del previo consenso del cliente prima di addebitare costi di servizi in abbonamento offerti da terze parti.
Il Ddl Concorrenza prevede anche alcune norme che riguardano le concessioni balneari. È prevista una “mappatura” di tutte le concessioni esistenti, che permetta di fare una “operazione trasparenza” in previsione di una futura riforma. L’obiettivo dichiarato dal Governo è quello di sapere chi detiene tali concessioni, da quanto tempo e a quale costo.
Altro settore toccato dalla riforma è quella dei servizi taxi. La legge è volta alla promozione della concorrenza nel conferimento delle licenze a tutela dei consumatori. Con un ulteriore decreto, entro sei mesi, il Governo Draghi dovrà “adeguare l’offerta di servizi alle nuove forme di mobilità esistenti che utilizzano app e piattaforme tecnologiche”, e dovrà altresì ridurre “gli adempimenti amministrativi” a carico degli esercenti degli autoservizi.
Torna anche la proroga di sconto in fattura o cessione del credito per tutti i bonus che riguardano l’edilizia, per tutta la durata del loro finanziamento. Su questo fronte c’era stata una forte pressione da parte dei partiti.
Sul fonte della sanità invece, importanti novità riguardano la nomina dei primari al fine di ottenere una maggiore trasparenza. Ci sarà infatti meno discrezionalità nella nomina dei dirigenti ospedalieri: il direttore generale non dovrà più scegliere solamente tra una terna di nomi, ma verrà stilata una graduatoria basata su curriculum, titoli professionali, volumi di attività, aderenza al profilo e colloquio. Una volta redatta si dovrà scegliere chi ottiene il punteggio migliore.
Inoltre, la stessa manovra prevede che vengano riviste e rese più trasparenti le procedure di accreditamento e convenzionamento di nuove strutture sanitarie private, con l’obbligo per queste di pubblicare online bilanci e dati su qualità dei servizi e attività dei medici. Facilitato l’ingresso dei farmaci generici a carico del Ssn senza aspettare la scadenza del brevetto.
Altra novità riguarda la gestione dei rifiuti. Da adesso l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) dovrà definire “adeguati standard tecnici e qualitativi” per lo svolgimento dell’attività di smaltimento e di recupero.
Verranno realizzate anche gare per l’installazione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici. E riguardo l’installazione della fibra si chiede agli operatori di rete e ai gestori di infrastrutture di coordinarsi quando realizzano interventi nella stessa area, per evitare la “duplicazione” di scavi, e per snellire il processo di richiesta dei permessi. L’Agcom vigilerà a riguardo e potrà sanzionare eventuali inadempienze.
Infine, il Governo Draghi mira a rafforzare l’indipendenza delle varie authority, come Antitrust, a Consob, da Agcom al regolatore dei trasporti a quello dell’energia. Il nuovo Ddl sulla concorrenza rivede le procedure di selezione di presidenti e componenti, affidando la selezione die candidati a un comitato tecnico indipendente e di fama.
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