Tasse, bonus, reddito di cittadinanza e pensioni: le novità del “Documento Programmatico di Bilancio” approvato dal Governo.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il “Documento Programmatico di Bilancio”: il documento viene inviato ogni anno da tutti i paesi membri dell’Unione alla Commissione Europea, per avere una valutazione delle politiche economiche di ogni stato.
La manovra 2022 ancora non ha una forma definitiva, ma per ora il governo ha messo a punto la struttura della prossima legge di bilancio da 23 miliardi: ecco i punti principali.
Per quanto riguarda le tasse, si prevede:
Verranno rinnovati gli ecobonus al 65% e gli sconti al 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici green. Il Superbonus, però, in quanto misura molto richiesta, dovrebbe valere soltanto per i condomini. Rifinanziati, inoltre, i bonus tv e decoder: fino a 100 euro per rottamare la vecchia tv, senza limiti Isee, e, per chi ha un Isee sotto i 20 mila, 30 euro per i decoder.
Il bonus per il rifacimento delle facciate, invece, sparirà.
Il reddito di cittadinanza resterà, ma ci sarà un rafforzamento dei controlli preventivi e delle procedure per ottenerlo.
Verrà attivato, inoltre, un meccanismo che incentiva a tornare sul mercato del lavoro: nel caso di rifiuto di un’offerta, infatti, verrà decurtato l’assegno con un sistema simile a quello della Naspi.
Per quanto riguarda i fondi, invece, dovrebbe arrivare un finanziamento aggiuntivo da circa 1 miliardo per il 2022: in totale, dunque, dovrebbero esserci a disposizione circa 8,8 miliardi.
Per il momento, i prezzi dell’energia non scenderanno, ma anzi, potrebbero esserci ulteriori aumenti almeno fino alla fine dell’inverno.
Si stanziano, dunque, risorse per contenere gli oneri energetici nel 2022: ci sarà uno stanziamento di un miliardo per il taglio delle bollette energetiche, e le risorse dovrebbero confluire in un apposito fondo che sarà creato con la manovra.
Nel “Documento Programmatico di Bilancio” si parla anche di famiglie: infatti, si dovrebbe rendere strutturale il congedo di paternità di dieci giorni e si incentiverà il lavoro femminile con una decontribuzione, in particolare per le donne che tornano al lavoro dopo la maternità.
Inoltre, aumenteranno i fondi per la gratuità dei libri testo nella scuola dell’obbligo.
Nel 2022, potrebbe essere introdotta la “Quota 102“, cioè un meccanismo che consentirebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi, dove rientrerebbero poco meno di 50 mila persone.
Nel 2023, invece, potrebbe essere introdotta la “Quota 104”, che consentirebbe di ammorbidire lo scalone della Fornero, secondo il quale si dovrebbero aspettare i 67 anni per andare in pensione.
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