In provincia di Catania ancora una storia di violenza: un 33enne perseguitava e picchiava l'ex compagna da ormai numerosi mesi.
Un 33enne è stato arrestato dai Carabinieri della stazione di Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania: sull’uomo ricadono le accuse di rapina, sequestro di persona, atti persecutori e lesioni personali aggravate.
Vittima una donna di 37 anni, ex compagna dell’indagato che, nel corso della relazione, aveva mostrato in più occasioni un atteggiamento violento e possessivo.
La donna aveva scelto di interrompere la relazione a fine maggio, L’uomo, di fronte a questa decisione, aveva raggiunto l’abitazione della madre della donna e percosso l’ex fidanzata, provocandole ferite in più parti del corpo. Tre giorni dopo, per via di altri analoghi episodi, la donna era stata costretta a recarsi presso il pronto soccorso dell’ospedale Gravina di Caltagirone, dove i sanitari le avevano diagnosticato un “trauma cranico facciale con ecchimosi all’occhio dx ed agli arti superiori, collo e gambe” con una prognosi di 7 giorni.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna è stata minacciata e aggredita altre volte, a giugno e luglio. Di fronte al susseguirsi di questi atti violenti il padre della vittima, anch’esso minacciato di morte dal 33enne, ha deciso di denunciare. Ciò non ha fermato l’indagato che ha continuato a fermare, aggredire, rubare i cellulari dell’ex e sostenere che quest’ultima gli dovesse persino del denaro.
Lo scorso 14 agosto la donna è stata avvicinata dall’uomo ancora una volta. Questo, che probabilmente aveva abusato di alcolici o sostanze stupefacenti, ha dato una testata in faccia alla donna, per poi trascinarla all’interno del veicolo e continuare a colpirla con dei pugni mentre guidava. La donna è riuscita a sfuggire al suo aggressore solo quando un guasto alla macchina ha fermato la sua corsa. Il 33enne ha tentato di inseguirla e trascinarla in casa dei propri genitori ma, fortunatamente, questi hanno aiutato la vittima ad allontanarsi definitivamente.
Dopo quest’ultimo episodio, i medici dell’ospedale Gravina hanno diagnosticato un “trauma cranico minore con ematoma frontale multipli traumi escoriati del collo, arti superiori e torace, policontusione e stato d’ansia reattiva” con relativa prognosi di 15 giorni.
Gli elementi investigativi raccolti dagli stessi Carabinieri di Mirabella hanno permesso di richiedere per il 33enne la misura cautelare poi emessa dal Gip del locale Tribunale.
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