Scuola, Save The Children lancia un allarme: l'istruzione è in pericolo in tutti i Paesi anche a causa della pandemia. Il problema riguarda anche l'Italia.
Save The Children, tramite il suo rapporto “Build Forward Better”, ha evidenziato come un numero elevato di bambini tra i 10 e i 16 milioni rischia di non tornare più a scuola, per via di problemi come il lavoro minorile o per matrimoni precoci. Oltre a questi, vanno aggiunti 258 milioni di bambini che pre-covid non hanno ricevuto un’istruzione adeguata.
Questo rischio coinvolge anche i paesi benestanti come l’Italia. Dopo la DAD, è emersa una grande perdita nell’apprendimento, con grandi disparità a seconda del territorio, soprattutto nel sud della penisola. Sono milioni i bambini in Italia che causa pandemia non possono andare a scuola.
La percentuale di alunni che non raggiungono la sufficienza in italiano, matematica e inglese è passata dal 7% al 9,5%. Ma il dato che fa più paura è il gap territoriale, nel Nord il 2,6%, al Centro l’8,8% e al Sud il 14,8%.
Nel Mezzogiorno, quasi un terzo degli alunni (31%) abbandona la scuola dell’obbligo senza prendere il diploma. “È indispensabile, con l’avvio del nuovo anno scolastico, intervenire in modo deciso per porre un argine al drammatico aumento delle disuguaglianze educative verificatosi con la pandemia”, ha dichiarato Raffaella Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.
Inoltre, dopo anni di calo, aumenta la percentuale di Nett, ovvero dei giovani che tra i 15 e i 29 anni non studia e non lavora. Lo ha dichiarato l’Istat attraverso il suo controllo annuale, per via della pandemia la quota è salita di 1,1% raggiungendo così il 23,3%. Al Nord la percentuale è del 16,8% con 2,3 punti , al Centro19,9%; con 1,8 punti, invece il Mezzogiorno ha una lieve contrazione -0,4%.
Sono diverse le cause che hanno portato ad un calo dell’ istruzione nel mondo, come ad esempio la crisi climatica, la pandemia, gli sfollamenti. Secondo Save The Children, i Paesi a rischio sono 48, nel 2030 “il 20% dei giovani tra i 14 e 24 anni e il 30% degli adulti non sapranno leggere”.
Infine, emerge la disparità di genere: circa 9 milioni di bambine non potranno frequentare la scuola, contro i 3 milioni di coetanei maschi.
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