Secondo un’analisi di Immobiliare.it, rispetto all’anno scorso i prezzi sono scesi in media del 2,5%, soprattutto per via della pandemia da coronavirus. LiveUnict fa un recap dei dati delle maggiori città universitarie e della situazione a Catania.
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Dopo anni di costanti aumenti sugli affitti di case o posti letto per studenti universitari, uno studio condotto da “Immobiliare Insights business unit di Immobiliare.it, rispetto all’anno scorso i prezzi sono scesi di circa il 2,5%. Tuttavia, guardando alle singole città, senz’altro è Milano che ha registrato la percentuale di calo maggiore.
Infatti, i prezzi si sono abbassati di circa il 9% e una singola la si può affittare a 470 euro. Si parla di prezzi mai raggiunti in una città come Milano e a tale prezzo si poteva affittare un posto letto in doppia. Ma le principali città universitarie siciliane in che situazione si trovano? Sono stati registrati dei cali anche al Sud sui prezzi degli affitti dovuti alla crisi a causa del Covid-19?
In Sicilia, generalmente, i prezzi per affittare le stanze o i posti letto sono sempre stati più vantaggiosi rispetto ai prezzi delle città del Nord Italia e del Centro. Ma, alla luce di ciò, Catania ha subito delle risposte positive. Infatti, la variazione di prezzo è pari a 5,7% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il prezzo medio per una stanza singola di 245 euro. Inoltre, Catania supera il 70% per disponibilità di posti letto in aumento rispetto al 2020.
L’unica città in cui la percentuale è negativa è Palermo (-23,5% in un anno) per aumento di posti letto per fuorisede. Tuttavia, il prezzo medio di un affitto di una stanza singola a Palermo è di 271 euro. Prezzo decisamente più alto rispetto a Catania.
Sul gradino più alto si trova Milano con prezzi al di sotto dei 500 euro per una stanza singola, 470 euro per essere precisi e sotto i 300 per un posto in stanza doppia. A seguirla c’è Roma dove una stanza si trova in media con 400 euro e un posto in doppia a 250 euro. Altre città in cui gli affitti si fanno sentire sono Venezia con prezzi medi di 353 euro, Torino0 324 euro e Pisa 307 euro.
È stata anche evidenziata una forte ripresa nella domanda di questa tipologia di locazioni, i prezzi delle stanze, con alcune eccezioni, rimangono fortemente competitivi a livello nazionale se confrontati con quelli del 2020. Le variazioni più consistenti si registrano a Pavia e Milano, con oscillazioni negative che superano il 9%, e Napoli, -8,2%. Calo consistente anche per Bologna, che sfiora il -6%, e Torino (-5%). In controtendenza Catania, Padova e Bari dove i prezzi hanno subito invece una variazione positiva (5,7%, 5,3% e 3,7%, rispettivamente). Sostanzialmente stabili, invece, i costi delle stanze a Palermo, ma anche qui la differenza rispetto al 2019 è evidente: -10,2%.
Tuttavia, tutti i principali poli universitari, con la sola eccezione di Palermo, mostrano una disponibilità di stanze in forte aumento rispetto al 2020. In pole position Padova, che sfiora il +150%, e Pavia, che si attesta al +135%. Sopra il 70% Catania, Pisa e Siena. Appena sotto questa soglia si trova Torino (66%). Seguono, comunque con un aumento dell’offerta superiore al 30%, Milano (42,5%), Firenze (38,2%), Bari (35,1%) e Roma (32,2%). L’unica città in cui la percentuale è negativa è Palermo (-23,5% in un anno).
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