Sicilia zona gialla? L'Isola sarà la prima Regione d'Italia a tingersi di giallo? L'attesa cresce, ma alcuni dati smentirebbero l'ordinanza in arrivo oggi.
Sicilia zona gialla? Sta per terminare la settimana decisiva per la Sicilia, i sette giorni in cui si sarebbe dovuto decidere se l’Isola sarebbe stata la prima regione a tingersi di giallo oppure, se i dati l’avessero permesso, di evitare il passaggio di zona e restare in bianco. I dati raccolti durante questa settimana, tuttavia, non hanno lasciato ben sperare gli abitanti dell’Isola.
Sono state riscontrate, infatti, troppe nuove positività giornaliere, così come un rapido incremento di ammalati ricoverati nei reparti Covid ordinari e in terapia intensiva e, purtroppo, una crescita anche nel numero dei nuovi decessi. La Sicilia sarebbe dunque “condannata” al giallo eppure, alcuni dati smentirebbero l’imminente ordinanza, facendo sì che venga evitata, almeno per un’altra settimana.
La Sicilia zona gialla sarà evitata ancora? Come dettato da Decreto Legge, il passaggio da una fascia di rischio a un’altra viene ora decretato dal tasso di ricoverati in terapia intensiva (non oltre il 10%) e nei reparti ordinari (non oltre il 15%). La Sicilia, da qualche giorno, registra una stabilità nei ricoveri in intensiva (10%) e nei reparti ordinari (il 17%, dato che, comunque, supera di due punti percentuali il tetto massimo previsto).
Tuttavia, secondo quanto si evince dai numeri raccolti e pubblicati dall’Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) nella giornata di ieri, mentre i dati dei reparti ordinari restano stabili, i ricoveri in intensiva sono saliti di un punto percentuale, andando ad attestarsi ad un’occupazione totale dell’11%.
Il dato, però, non risulta ancora essere consolidato: potrebbe essere, dunque, il dubbio sulla percentuale dei ricoveri in terapia intensiva, secondo le ultime indiscrezioni, a far desistere il Governo dal firmare la prima ordinanza “gialla” dai giorni finali di giugno, quando tutta l’Italia si è colorata di bianco.
Si ricordi, ad ogni modo, che il passaggio in questa fascia di rischio prevede solamente il ritorno alla mascherina all’aperto e il limite di quattro persone per tavolo al ristorante, sia all’interno che all’esterno. Il coprifuoco resta abolito, così come restano liberi gli spostamenti. I siciliani, dunque, come d’abitudine nei venerdì passati prima della seconda metà di giugno, aspettano notizie: si tornerà in giallo?
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