In Sicilia sono installati dei “chiodi d’oro” ma solo in pochi sanno cosa sono. Si tratta dei cosiddetti Global Stratigraphic Section and Point, ossia Sezioni e punti stratigrafici globali (identificati con la sigla GSSP). Essi sono stati identificati dalla Commissione internazionale di Stratigrafia in località distribuite nei vari continenti. Di seguito tutte le informazioni a riguardo.
Perché sono così importanti?
I “chiodi d’oro” sono così importanti perché vengono collocati in punti dove è fisicamente presente un limite tra due età geologiche e nei quali è stato rinvenuto il maggior numero di informazioni fisiche, chimiche e paleontologiche su quel limite (rispetto ad altri affioramenti contenenti anch’essi il medesimo limite stratigrafico).
Un GSSP è una successione rocciosa che contiene al proprio interno un punto che rappresenta il limite fra due piani della scala cronostratigrafica standard globale. Ciascun GSSP è scelto dopo lunghe e dettagliate ricerche da parte di molti esperti di tutto il mondo.
I chiodi presenti nel mondo
Nel mondo, i “chiodi d’oro” presenti ed individuati sono circa 80 della quali 9 presenti in Italia e 3 in Sicilia (di cui 2 in provincia di Agrigento). In particolare, un chiodo d’oro si trova a Punta Piccola nel comune di Porto Empedocle, per rilasciato limite Zancleano-Piacenziano, ratificato nel 1997.
L’altro chiodo invece si trova a Eraclea Minoa, nel comune di Cattolica Eraclea, per il limite Miocene-Pliocene e ratificato nel 2000.
Il terzo chiodo, infine, si trova a Monte San Nicola (nel comune di Gela e, dunque, nel Nisseno) per il limite Piacenziano-Gelasiano, ed è stato ratificato nel 1996.
“Chiodi d’oro”: cosa li rende tali
Per ottenere tale riconoscimento, i “chiodi d’oro” devono avere determinati requisiti: devono essere accessibili attraverso mezzi pubblici da un aeroporto. Inoltre, deve essere consentita la ricerca scientifica nell’area e deve essere sufficientemente ampia da consentire un futuro accesso (non deve, ad esempio, essere a rischio di frana o venir sepolta da detriti).
Inoltre, deve essere facilmente correlabile stratigraficamente con altre località nel mondo e deve contenere un orizzonte databile radiometricamente esattamente al limite e, infine, deve mostrare delle caratteristiche che identifichino il limite in qualunque parte del mondo. Non tutti i GSSP, per dovere di cronaca, incontrano questi requisiti contemporaneamente.