Gli insegnanti potranno essere obbligati alla vaccinazione così come lo è stato per gli operatori sanitari, a insistere i presidi. Di seguito i dettagli
La Sicilia è all’ultimo posto per numero di vaccinati, seguita da Sardegna e Calabria. Tra coloro che non si sono ancora sottoposti al vaccino ci sono molti docenti e operatori scolastici. I presidi invitano il personale a vaccinarsi per escludere la possibilità di ripartire a Settembre con la DAD. Le scuole vogliono ripartire in presenza dopo la poco felice esperienza della didattica a distanza, che ha spossato insegnanti, alunni e anche genitori.
Non sembra improbabile la possibilità che i presidi potranno obbligare il personale scolastico a sottoporsi al vaccino per non dover affrontare un nuovo anno tra distanziamenti e restrizioni. È l’Anp, Associazione Nazionale Presidi, che sottolinea: “Bisogna andare oltre le ipotesi sul green pass a scuola. Per riaprire gli istituti in presenza e in totale sicurezza serve l’obbligo del vaccino per il personale scolastico. In questo modo non bisognerebbe applicare il distanziamento, che necessita invece della disponibilità di spazi“.
Il presidente Anp Antonello Giannelli, che parlando a RaiNews2 ha precisato: “Per riprendere in sicurezza e fare a meno del distanziamento, come si legge nel parere del Cts, servirebbe la totalità dei vaccinati o la quasi totalità, secondo percentuali che lo stesso Cts dovrebbe precisare. Qualora non si riuscisse in tempi molto rapidi a ottenere questa vaccinazione si dovrebbe valutare una forma di obbligo per coloro che sono a contatto con l’utenza“.
La sottosegretaria all’Economia, Cecilia Guerra spiega che la categoria dei docenti sembra essere l’unica al momento indicata per poter seguire la scia di quanto già imposto ai sanitari. Da un punto di vista legislativo la mobilitazione è già partita. La promotrice del provvedimento è Licia Ronzulli, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia, che ha già consegnato il ddl direttamente al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, auspicando una velocizzazione dell’iter così com’è successo per medici e infermieri.
Sulla proposta dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico non si espongono i sindacati. Secondo Francesco Sinopoli, segretario Cgil scuola, “la decisione spetta al Governo e non è oggetto di trattativa”. Si dice pronto ad adeguarsi alla situazione migliore per la salute pubblica.
L’obbligo vaccinale non convince il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che conta 215 mila insegnanti non vaccinati e afferma: “Sembra un numero altissimo, mentre invece è una percentuale bassa e localizzata in alcune regioni. Credo che una moral suasion sia necessaria in quelle regioni che altrimenti avrebbero seri problemi nella didattica“.
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