L'Unione Europea approva un piano di riforme per il clima che mira a ridurre l'emissione di Co2 nell'aria bloccando la messa in circolazione delle auto a combustione entro il 2035. La Sicilia però si trova ancora indietro in termini di innovazioni a emissioni zero.
Arriva lo stop definitivo dell’Europa alla messa in circolazione di auto a diesel o benzina a partire dal 2035. La decisione è sicuramente di quelle che faranno la storia e che porteranno finalmente ad una inversione di tendenza in merito alle emissioni di CO2 nell’aria e quindi all’inquinamento dovuto al consumo di combustibili fossili.
L’obiettivo in questione dovrà essere raggiunto gradualmente e verrà accompagnato dalla creazione di un nuovo mercato della Co2 per il trasporto su gomma e per gli edifici. Gli introiti derivanti finiranno in un fondo sociale per il clima dal valore stimato di 70 miliardi in 7 anni, con cui l’Unione Europea potrebbe cofinanziare al 50% regimi di incentivazione nazionale per gli acquisti delle auto a zero emissioni (ad oggi decisamente più costose di quelle a carburante) e la riqualificazione energetica degli edifici.
La decisione è stata presa al fine di ridurre le emissioni di Co2 nell’ambiente già entro il 2030. “L’economia dei combustibili fossili ha raggiunto i suoi limiti – ha detto la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen –, servono nuovi modelli. Abbiamo mantenuto la promessa. L’Europa è il primo continente che presenta un’architettura globale per realizzare le nostre ambizioni climatiche con una tabella di marcia. Attribuire un prezzo al carbonio sarà” il punto centrale che “guiderà l’economia” e sarà legato ad un fondo sociale.
La scelta non però stata presa bene dai produttori del settore, che hanno parlato di uno “stop irrazionale” ai motori a benzina fissato per il 2035. L’Acea, la principale associazione europea dei produttori di automobili, ha fatto sapere di impegnarsi per rendere l’Europa a emissioni zero entro il 2050, senza la necessità di eliminare definitivamente una tecnologia.
Allo stesso modo bisognerà tener conto delle difficoltà logistiche riguardo le colonnine elettriche nel territorio europeo. In particolare, in Sicilia ad oggi la circolazione di auto elettriche è minima, così anche le colonnine di ricarica che permetterebbero ai viaggiatori di spostarsi e ricaricare i propri veicoli. Un sostengo arriverà forse dalle autostrade siciliane, dove entro il prossimo anno dovrebbero essere installate le colonnine per la ricarica elettrica dei mezzi di trasporto.
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