È stato recentemente pubblicato il report annuale AlmaLaurea che tiene in considerazione 76 atenei italiani, tra cui anche l'Università di Catania, al fine di analizzare il percorso di studi degli iscritti. Ecco l'identikit del laureato Unict.
In streaming presso l’Università di Bergamo, è stata presentata la XXIII Indagine AlmaLaurea sul profilo dei laureati 2020. L’analisi ha coinvolto circa 291 mila laureati che hanno concluso il proprio ciclo di studi (laurea triennale, magistrale e magistrale a ciclo unico) proprio nell’anno scorso in uno dei 76 atenei presi in considerazione e fra cui emerge anche l’Università degli Studi di Catania.
Proprio in merito all’ateneo di Catania si evince che il numero complessivo dei laureati è di 6.360, con il Dipartimento di scienze umanistiche al primo posto con 1.045 laureati, seguito da Economia e impresa (754 laureati) e Scienze della formazione (610 laureati).
Analizzando più nel dettaglio il dipartimento con più laureati si nota che il campo letterario-umanistico va per la maggiore, con 380 laureati, seguito dal linguistico (312 laureati) e politico-sociale e comunicazione (212 laureati). Il genere prevalente fra gli studenti che hanno completato gli studi nel Dipartimento di scienze umanistiche è quello femminile (77%), con la prevalenza di donne presente in particolare nel gruppo disciplinare linguistico (82,4%). In questo settore l’età media per il conseguimento della laurea è di 26,4 anni.
Tornando ad uno sguardo più generale sull’intera Università di Catania, dal rapporto stilato da AlmaLaurea si desume che anche in questo caso la media delle laureate donne supera di gran lunga quella maschile: il genere femminile raggiunge il 60,2%, mentre il maschile si ferma al 39,8%. La maggioranza delle donne si laurea in Lingue e letterature straniere (87,8%); mentre la maggioranza degli uomini predilige il Dipartimento di Matematica e Informatica (79,8%).
Anche in questo caso l’età media dei laureati si attesta intorno ai 26,4 anni, con la maggioranza degli anni impiegati per conseguire il titolo in Giurisprudenza (28,7 anni di età media). In generale la maggior parte degli studenti termina gli studi intorno ai 27 anni di età e oltre (31,4%).
In netta maggioranza sono poi gli studenti che si laureano a Catania provenendo dalla stessa provincia in cui ha sede l’ateneo, ovvero il 64,7%, mentre chi proviene da un’altra provincia della stessa regione si attesta intorno al 37%. Pochi gli studenti proveniente da altre regioni (0,9%) e coloro che provengono dall’estero (0,4%).
Continuando ad osservare il report dei dati AlmaLaurea possiamo ricavare informazioni importanti circa la riuscita del percorso di studi che gli studenti hanno concluso lo scorso anno. L’età di immatricolazione risulta essere regolare o in ritardo di un solo anno per il 72,8% degli studenti, con la regolarità maggiore registrata dal Dipartimento di Giurisprudenza (94,7%), seguito da Scienze del farmaco (88,6%) e da Architettura (88%).
Il punteggio medio degli esami si attasta intorno al 26,3, con i voti più alti registrati al Dipartimento di Chirurgia generale e specialità medico chirurgiche e al Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, entrambe con una media dei voti intorno al 27,9, seguiti da Lingue e letterature straniere (27,2).
La media dei voti di laurea invece si attesta intorno al 104,3 e il punteggio più alto viene registrato anche questa volta dal Dipartimento di Chirurgia generale e specialità medico chirurgiche, con la media del 111,0; seguito da Medicina clinica e sperimentale (109,2) e da Scienze biologiche, geologiche e ambientali (108,1%).
Lievemente negativi i dati intorno alla regolarità con cui si riesce a concludere il percorso di studi scelto. Solo il 46% riesce a terminare in tempo i propri studi, e fra questi il Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate è in testa con l’82,1% dei laureati in corso. In generale la media degli anni di studio è intorno a 4,9 anni e il ritardo alla laurea in anni è di 1,8.
Una categoria dell’indagine riguarda poi le condizioni in cui gli studenti si trovano nell’affrontare gli studi universitari. Ha frequentato regolarmente i corsi di studio per più del 75% degli insegnamenti previsti il 68%. Maggioranza per il Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche (96,3%). Pochi sono invece coloro i quali hanno svolto un periodo di studi all’estero nel corso degli studi universitari (8,4%).
Infine, gli studenti iscritti a Catania che hanno avuto esperienze di lavoro durante gli studi universitari sono il 50,8%, con la maggioranza dei lavoratori frequentanti il Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale (67,8%), seguito dal Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche (67,2%) e dal Dipartimento di Scienze della formazione (61,8%). Per cento studenti che hanno avuto tali esperienze nel mondo del lavoro, solo il 26,2% ha effettuato un lavoro coerente con il proprio percorso di studi, maggioranza sempre per il Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale (55%).
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