Decreto Reclutamento: in arrivo 24mila assunzioni nella Pa. Profili più richiesti? Spiccano ingegneri, matematici, fisici ed esperti di diritto. Le info.
Arriva la conferma da parte del Consiglio dei ministri per la presentazione del Decreto Reclutamento che prevede oltre 24mila assunzioni nella Pubblica amministrazione. Il piano, previsto dal Recovery Plan, oltre alle varie assunzioni prevede anche procedure semplificate per i concorsi. Quali sono i profili più richiesti? Tra questi spiccano: ingegneri, matematici, fisici ed esperti di diritto.
Al termine del Consiglio dei ministri, Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione , ha aggiunto delucidazioni in merito al contenuto del Decreto Reclutamento. “Abbiamo messo in piedi un meccanismo innovativo con standard internazionali – afferma Brunetta –, prevedendo delle apposite piattaforme di reclutamento. Avremo un portale con tutti i curriculum – continua – e attraverso questo portale verranno selezionati e poi messi a disposizione degli enti titolari dei progetti, perché possano sceglierli, contrattualizzare e farli lavorare con contratti a termine”.
Il ministro conclude, poi, assicurando il personale all’interno della Pa. Ha affermato, infatti, che la volontà di reclutare all’esterno alti livelli di dirigenza non compromette in alcun modo lo stato di chi lavora già nelle amministrazioni pubbliche: “Vogliamo che la dirigenza sia rafforzata nell’osmosi con l’esterno. Sarà un mercato efficiente, non chiuso: dovrà prevalere il merito. La remunerazione dovrà essere all’altezza del mercato”.
Secondo quanto previsto dalla bozza del decreto reclutamento, entro il 2026 sono previste più di 24 mila assunzioni nella PA. Di questi 24mila posti , oltre la metà andranno all’Ufficio del processo.
Le assunzioni previste sono così suddivise:
Nell’ultimo caso si hanno già i primi dettagli sull’assunzione: avverrà a tempo determinato con concorso rapido e solo concorso orale. I contratti a termine o di collaborazione per il Recovery Plan, inoltre, potranno essere chiusi in anticipo se non saranno raggiunti ogni anno gli obiettivi assegnati per la realizzazione del piano. Lo prevede una clausola del Decreto Reclutamento, secondo la quale i contratti potranno durare anche oltre “trentasei mesi” ma comunque non oltre il 2026 e indicheranno “gli obiettivi progettuali che devono essere raggiunti per la conferma dei contratti di lavoro e per il loro eventuale rinnovo”. La durata dei contratti in sintesi, sarà di 36 mesi con possibilità di rinnovo fino al 2026.
La bozza del Decreto Reclutamento consta in totale di circa 20 articoli. Le norme vanno dai contratti di apprendistato per la formazione dei giovani diplomati alle modalità per l’assunzione a tempo di tecnici e figure specializzate che andranno sia nelle strutture della governance nel piano sia a supporto degli enti locali.
Al di là delle assunzioni già previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, le amministrazioni pubbliche possono porre a carico del Pnrr esclusivamente le spese per assunzioni di personale specificamente destinato a realizzare i progetti di cui sono titolari, nei limiti degli importi previsti dalle voci di costo del progetto, prevede la bozza di dl per il reclutamento nella Pa.
Così come le consulenze esterne, queste assunzioni saranno sottoposte a verifica da amministrazione centrale e Ragioneria. Se la verifica dovesse dare esito negativo, le assunzioni potranno essere fatte a carico delle amministrazioni e non con i fondi Ue.
Secondo quanto riportato dalla bozza riguardante il decreto reclutamento, per le alte specializzazioni ma anche per i professionisti e gli esperti iscritti agli albi professionali, sarà prevista l’iscrizione in un elenco apposito sul “Portale del reclutamento” attraverso il quale potranno pertanto essere reclutati dalla PA.
Le amministrazioni potranno dunque procedere alle assunzioni sulla base della graduatoria, mantenendo comunque la facoltà di indire delle proprie procedure concorsuali.
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