Sequestrato il noto ingegnere catanese, che si trovava ad Haiti per lavoro. Secondo le ultime indiscrezioni, è stata richiesta una somma di mezzo milione di dollari per il rilascio.
Un ingegnere catanese di 74 anni è stato sequestrato da una gang criminale nella Repubblica di Haiti. Si tratta di Giovanni “Vanni” Calì, ingegnere laureato a Catania e specializzato al Politecnico di Torino. Calì aveva ricoperto anche il ruolo di assessore ai Lavori pubblici alla Provincia di Catania, dal 1995, guidata da Nello Musumeci, e quello di mobility manager dello stesso Ente.
Secondo le ultime indiscrezioni, per il rilascio dell’uomo è stato richiesto un riscatto di mezzo milione di dollari.
L’ingegnere Calì si trovava ad Haiti per conto della ditta di costruzioni Bonifica Spa, con sede a Roma, e si stava occupando al momento della costruzione di una strada. Insieme all’uomo è stata prelevata forse anche un’altra persona, un tecnico, di cui non si conosce la nazionalità.
Secondo fonti locali, i sequestratori sarebbero appartenenti ad una gang locale denominata “400 Mawazò”, artefice del sequestro, lo scorso 11 aprile, di sette religiosi cattolici a Port-au-Prince.
La famiglia dell’ingegnere è in contatto con la Farnesina e con l’Unità di crisi. Il Presidente della Regione Nello Musumeci si è detto rammaricato per quanto accaduto e auspica ad una rapida soluzione della vicenda: “Spero in una soluzione rapida e serena per tutti, soprattutto per lui, per la sua famiglia e per i suoi amici”.
Proprio Vanni Calì ha lavorato con il Presidente per diversi anni a partire dal 1995, quando Musumeci era Presidente della giunta della Provincia di Catania: “È stato in quegli anni – spiega Musumeci – un grande assessore e un ottimo dirigente. Ha studiato a Catania e si è perfezionato al Politecnico di Torino, un professionista di altissimo livello, che si è formato lavorando nelle più grandi imprese di livello internazionale. Sono vicino alla sua famiglia e spero con tutto il cuore che si arrivi a una soluzione serena per tutti e in tempi rapidi”.
Il sindaco della città di Catania, Salvo Pogliese, è da questa mattina in contatto con i familiari dell’uomo: “Conosco da parecchi anni Vanni Calì – racconta Pogliese –, il suo signorile tratto umano e la grande competenza professionale. Un episodio che lascia sgomenti per cui auspichiamo una rapida soluzione, affinché il professionista, molto noto a Catania, possa presto riabbracciare i suoi familiari comprensibilmente angosciati e rasserenare i tanti suoi amici, preoccupati da questa incresciosa vicenda”.
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