Da giugno il Green pass entra in vigore in tutto il Paese, anche in zona bianca: ma in cosa consiste, come lo si ottiene e come funziona? I dettagli.
L’arrivo della stagione estiva trascina molte novità, soprattutto in materia di restrizioni e regole anti-Covid: tra queste, il Green Pass. La curva di contagio e quindi i positivi in tutto il Paese sono in netto calo, così come i decessi a livello nazionale. Non a caso, i dati degli ultimi giorni si dimostrano essere i più bassi dallo scorso ottobre, a partire da quando il numero dei contagi è sempre salito o si è mantenuto stabilmente ad un livello alto.
In molti, dunque, sperano nella possibilità di una libertà maggiore, e in effetti si registrano già alcune regioni in zona bianca, alle quali si aggiungeranno diverse altre nelle prossime settimane. Tuttavia, è ancora prematuro eliminare alcune restrizioni, come l’uso della mascherina, e alcune misure sono state studiate per tentare di tenere sotto controllo la situazione. Una di queste è senza dubbio il Green pass: questo andrà esibito (anche in zona bianca) per partecipare ad alcune attività. Di seguito, i dettagli.
Il Green pass, nel nostro Paese anche noto come “Pass verde” non è altro che una certificazione che permetterà a molte persone di partecipare o eseguire certi spostamenti. Infatti, secondo le normative vigenti per controllare i contagi Covid, il green pass avrà la funzione di “lasciapassare” per diverse occasioni nelle regioni in fascia bianca o gialla.
Infatti, la certificazione verde serve per viaggiare all’estero, sempre verificando e attenendosi alle regole anti-Covid del paese di destinazioni, ma anche per poter partecipare a certi eventi come feste e banchetti di vario genere. L’uso della certificazione permette di dimostrare che si è negativi al Covid e che la propria partecipazione all’evento o lo spostamento non possa mettere a rischio contagio altre persone.
Come già detto, il pass verde dimostra la negatività al Covid e quindi per ottenerlo bisogna comprovare di non essere affetto da Coronavirus. Infatti, potranno ricevere il green pass solo coloro i quali sono stati vaccinati, sono guariti dal Covid o si sono sottoposti a tampone.
Per le persone che sono state vaccinate, il green pass si può ottenere sia dopo la prima dose che a ciclo completo. Ci sono però delle differenze: nel caso della certificazione ottenuta dopo la prima dose del vaccino, il pass sarà valido a partire dal quindicesimo giorno dalla somministrazione e in ogni caso scadrà al momento della seconda dose, quando ne sarà attivato uno nuovo.
Invece, per coloro i quali hanno già la seconda dose o hanno effettuato un vaccino monodose, il pass sarà rilasciato immediatamente e sarà valido per i successivi 9 mesi.
Coloro i quali sono guariti dal Covid, potranno richiedere la certificazione mostrando i documenti emessi dall’ospedale, nel caso di ricovero, o dal medico generale o dal pediatra, nel caso di giovani pazienti.
Mentre tutti coloro i quali non sono vaccinati, né sono guariti dal Covid, potranno effettuare un tampone molecolare, antigenico o salivare nelle 48 ore precedenti e, se l’esito è negativo, potranno ottenere il pass, il quale tuttavia scadrà nelle ore successive.
Come già accennato, il pass è necessario in diverse occasioni e, in quanto a limiti di età, la certificazione verde è richiesta anche ai minori, a partire dai 2 anni in su. Per quanto riguarda i casi in cui è utile usarlo, si tratta principalmente di viaggi in Italia o all’estero e per la partecipazione ad eventi: ecco come.
Molto presto potrebbe entrare in vigore un vero e proprio pass europeo, ma fino ad allora è consentito viaggiare usando la certificazione verde nazionale. Tuttavia, è buona regola verificare le condizioni poste ai turisti dal paese di destinazione, dato che in alcuni casi è richiesto un tampone delle 48 ore precendenti e in altri delle 72 ore.
Nel caso di spostamenti in Italia, il pass verde sarà necessario solo per viaggiare da e per regioni rosse o arancioni, ma anche nei casi in cui le regole del territorio in zona gialla o bianca stabilite da Comuni o dalla Regione, prevedano la necessità di avere il pass per poter accedere.
Secondo le nuove regole, tutti gli invitati a banchetti, ricevimenti di ogni genere e matrimoni dovranno possedere il Green pass. Questa regola va a sostituire quella della limitazione del numero di persone, la quale ha posto grossi problemi a colori i quali dovevano organizzare dei ricevimenti. Tuttavia, rimane presente la necessità di limitare il numero di persone a seconda della capienza del locale che ospiterà la festa.
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