Concorso ordinario STEM: sarà il primo a partire, secondo il Decreto Sostegni Bis, che prevede una modalità semplificata per le prove. Ecco le novità.
Concorso ordinario STEM: quando le prove? Sembra ormai chiaro che il concorso ordinario scuola si sia finalmente sbloccato, grazie alla bozza del Decreto Sostegni Bis. Il decreto permette, infatti, di semplificare le procedure e introduce cambiamenti importanti soprattutto per quel che riguarda la prove. Come precisato dalla sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, non la ripartenza dei concorsi sarà tuttavia graduale. I primi ad affrontare la prova saranno i neolaureati e i docenti dell’area STEM.
Il bisogno di coprire i molti posti vacanti nelle discipline riguardanti l’area STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), rende necessario dare priorità a questi docenti. Ma quando si svolgeranno le prove? Secondo le ultime novità, sembra che queste potrebbero svolgersi nel mese di agosto. L’obiettivo sarebbe quello di avere le graduatorie pronte per i primi di settembre e permettere ai docenti che risulteranno vincitori del concorso scuola di salire subito in cattedra.
Ma se dovessero esserci ritardi e slittamenti? Il decreto chiarisce che se le graduatorie delle procedure non si concludono entro la data stabilita, queste saranno “utilizzate nel corso degli anni successivi con priorità rispetto alle graduatorie delle procedure ordinarie”.
Stando alla bozza del decreto, la prova del concorso ordinario STEM sarà così composta:
La prova scritta sarà computer–based e si svolgerà nelle sedi individuate dagli Uffici Scolastici Regionali. Nello specifico, “consiste nella somministrazione di 50 quesiti, 40 dei quali vertenti sui programmi previsti dall’allegato A al decreto del Ministro dell’istruzione 20 aprile 2020, n. 201 per la singola classe di concorso, 5 sull’informatica e 5 sulla lingua inglese”.
“Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da quattro risposte, delle quali solo una è esatta; l’ordine dei 50 quesiti è somministrato in modalità casuale per ciascun candidato. La prova ha una durata massima di 100 minuti, fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi di cui all’articolo 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Non si dà luogo alla previa pubblicazione dei quesiti”.
“La valutazione della prova è effettuata assegnando 2 punti a ciascuna risposta esatta, zero punti alle risposte non date o errate. La prova è valutata al massimo 100 punti ed è superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti“.
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