Botta e riposta fra i presidenti di regione e il Commissario Figliuolo sul tema della vaccinazione in vacanza.
Vaccini anche in vacanza per i turisti che si recheranno in Sicilia in estate. Questa la proposta avanzata del Presidente della Regione Nello Musumeci per rilanciare il turismo nell’Isola, settore gravemente colpito durante la pandemia in una terra, come quella siciliana, che riceve un grande introito proprio durante la bella stagione.
Il Presidente Musumeci, in collegamento con RaiNews24, ha avanzato la proposta sottolineando che il progetto non è di facile realizzazione ma non impossibile: “È una proposta ambiziosa – ha spiegato il Presidente -, ma siamo convinti di trovare la condivisione di Roma perché riteniamo che in una terra che per sei-sette-otto mesi sa di potere ospitare turisti, il turista che ha già fatto la prima dose nella propria città, può benissimo fare il richiamo in Sicilia”.
Ma non solo, l’ipotesi è anche quella di permettere di ottenere l’intero ciclo di vaccinazione per coloro i quali vogliono soggiornare durante le proprie vacanze in Sicilia e non hanno ancora ottenuto la prima dose. Nelle parole di Musumeci: “Stiamo andando anche oltre chi non l’ha ancora fatto e viene qui in vacanza, può farlo in Sicilia. È una proposta che abbiamo formalizzato al generale Figliuolo e crediamo di non essere la sola Regione ad avere avanzato questa proposta. Non è escluso che nelle prossime ore possa arrivare la conferma. Il nostro Servizio Sanitario regionale è pronto…”.
La proposta del Presidente Musumeci arriva in accordo con altri presidenti di regioni. Tutti quanti vorrebbero rilanciare il turismo nei propri territori evitando che ci possa essere uno slittamento o addirittura un rinvio dovuto alla vaccinazione. Attualmente, infatti, la linea governativa nazionale è quella di dare priorità alla fascia debole della popolazione, ovvero anziani in primis e persone con comorbilità.
Proprio il Generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, nominato dal Governo Draghi, ha fermato questo genere di proposte, ribadendo che è compito e dovere dei presidenti immunizzare prima quanti ne hanno diritto: “Se non mettiamo in sicurezza gli over 60 – ha spiegato Figliuolo – che hanno il 95 percento di possibilità di finire in ospedale, o peggio ancora in terapia intensiva, o peggio ancora di morire, non ne usciamo”.
Per quanto riguarda il turismo “è bene che chi va in vacanza si regoli in funzione dell’appuntamento”, taglio corto il Commissario, rispondendo così indirettamente alla proposta delle regioni. Nel caso in cui si sia ricevuta la prima dose e si parta nel frattempo per le vacanze si dovrà rientrare in sede per aver somministrata la seconda dose negli intervalli di tempo previsti.
Il governo nazionale quindi, nella linea spiegata da Figliuolo, intende mettere in sicurezza prima e soprattutto i più anziani, così da abbattere il tasso di mortalità e anche per non alimentare ulteriore confusione nella campagna vaccinale in corso.
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