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Non partono perché in zona arancione: Ryanair nega rimborso, ma viene condannata

Non partono perché in zona arancione e la compagnia aerea Ryanair nega il rimborso. La vicenda finisce davanti al giudice che dà ragione ai passeggeri.

Si conclude a lieto fine la battaglia di tre passeggeri Ryanair che a settembre 2020 non avevano potuto viaggiare a causa delle restrizioni e ai quali – come riportato da Catania Today – era stato negato il rimborso monetario o in voucher dalla compagnia aerea Ryanair, con la quale avevano acquistato dei voli Catania-Roma.

Il fatto sussisteva perché il decreto che impediva ogni spostamento tra Regioni e Comuni (esclusi motivi di salute, lavoro e necessità) era stato emanato il 3 novembre 2020.

Perché Ryanair non concedeva il rimborso

Nella ricostruzione dei fatti della compagnia aerea, il rimborso non era dovuto ai passeggerei in questione, dato che questi non avessero mai cancellato il volo e dunque secondo le procedure della compagnia nessun rimborso era dovuto agli interessati.

La condanna

La compagnia aerea Ryanair, con sentenza del Giudice di Pace di Catania n.572/2021, è stata condannata al risarcimento dei tre passeggeri che avevano acquistato i biglietti nello scorso settembre, della somma di euro 287,17  a cui andranno aggiunte le spese legali.

Il Giudice di Pace del Tribunale etneo, M. Beatrice Raneri motiva la sua decisione dicendo: “In base alle nuove disposizioni, laddove sussista l’impossibilità di far fronte ai contratti di trasporto, soggiorno e pacchetto turistico, a causa dell’emergenza Covid 19 e poco importa se dipenda dall’esercente, dal fruitore o da entrambi, il consumatore viene tutelato ricevendo o il totale rimborso in denaro o il rimborso, per sua esclusiva scelta, tramite voucher di durata maggiore rispetto a quella inizialmente prevista dalla legge 27/2020“.

L’importanza della sentenza

L’avvocato Gaetano Bianca, legale a difesa dei tre passeggeri spiega l’importanza della sentenza: “La presente sentenza è importante perché viene riconosciuto il diritto al rimborso del biglietto aereo, per non averne potuto usufruire a causa del rispetto del decreto del presidente del Consiglio che istituiva le regioni in diverse fasce di rischio. Rispettare la legge non può ricadere economicamente sul viaggiatore“.

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