Concorso ordinario scuola: in attesa dell'espletamento delle prove, il nuovo decreto legge 44 cambia le carte in tavola e mette a rischio i giovani.
Novità in corsa per il Concorso ordinario scuola. A partire dall’1 aprile 2021 sono entrate in gioco le nuove regole sui concorsi per la Pubblica amministrazione, con il decreto legge 44 di Renato Brunetta.
Obiettivo sarebbe lo snellimento delle procedure burocratiche dalla Pa, ma il testo lascia non pochi dubbi e fa tremare i molti candidati che avevano già presentato domanda al Concorso ordinario infanzia primaria, indetto con DD n. 498 del 21 aprile 2020 e secondaria com DD n.499 dello stesso 21 aprile 2020.
Nonostante l’invio delle domande per il Concorso ordinario scuola 2020 si fosse già perfezionato il 31 luglio scorso, l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha interrotto le procedure, rinviando a data da destinarsi l’espletamento delle prove di concorso, attraverso l’ormai consolidata prassi della preselettiva.
L’articolo 10 del decreto Brunetta cambia le carte in tavola, eliminando in fase concorsuale la preselettiva e introducendo una nuova modalità, basata su una prova scritta e orale e “su una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti ai fini dell’ammissione alle successive fasi concorsuali”.
Inoltre “i titoli e l’eventuale esperienza professionale, inclusi i titoli di servizio, possono concorrere alla formazione del punteggio finale”.
Ancora una volta la categoria più colpita sarebbe quella dei giovani, che non potendo vantare anni di servizio e titoli come diverse lauree e master, si vedrebbero tagliati fuori dalle selezioni.
Inoltre, se da un lato il nuovo decreto legge 44 prevede che le prove in presenza dei concorsi potranno essere avviate a partire dal 3 maggio 2021, sulla base di nuovi protocolli fissati dal Cts, non è da sottovalutare un ulteriore particolare secondo cui: “Fino al permanere dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020, per le procedure concorsuali i cui bandi sono pubblicati alla data di entrata in vigore del presente decreto le amministrazioni [….] qualora non sia stata svolta alcuna attivita’, possono prevedere la fase di valutazione dei titoli di cui al comma 1, lettera c), dandone tempestiva comunicazione ai partecipanti nelle medesime forme di pubblicita’ adottate per il bando e riaprendo i termini di partecipazione, nonche’, per le procedure relative al reclutamento di personale non dirigenziale, l’espletamento di una sola prova scritta e di una eventuale prova orale“.
Resta chiaro, che, in attesa dell’espletamento delle prove oggetto di Bando del Concorso ordinario scuola 2020, esse fanno comunque riferimento a regolamenti già ampiamente approvati e applicati.
Il dubbio è su quali regole e presupposti si svolgeranno queste prove: riapertura dei termini o prove scritte e orali con valutazione titoli? Non è ancora dato sapere se il nuovo decreto 44 sarà applicabile in parte o interamente alla scuola.
Le prossime giornate saranno sicuramente decisive a chiarire la situazione. Si attende una pronuncia del Ministro dell’istruzione Bianchi che possa chiarire, una volta per tutte, se le nuove norme valide per la Pa siano da estendersi o meno alla scuola.
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