Oggi è il Blue Monday, il giorno più triste dell'anno. Ecco svelati l'origine di questa ricorrenza e cinque consigli utili a ritrovare il benessere psico-fisico.
Come se non bastassero pandemia, “zona rossa” e crisi economica, oggi, lunedì 18 gennaio 2021, è il giorno più triste dell’anno, conosciuto nel mondo come Blue Monday.
La nascita di questo “evento” è stata decretata da uno psicologo dell’Università di Cardiff, Cliff Arnall.
L’uomo ha ideato un’equazione in grado, a suo parere, di calcolare il giorno “col più alto fattore di depressione” dell’anno. Nello specifico l’equazione è C(P+B) N+D. Dove C sta per “temperatura media”, P sta per “i giorni dall’ultima paga”, B sta per “i giorni fino al prossimo festivo”, N sta per “il numero di notti passate a casa nel mese” e D sta per “il numero di ore diurne medie”. Proprio attraverso questi calcoli, sarebbe stato possibile scegliere una data.
Il Blue Monday non sarebbe contraddistinto da reale fondatezza scientifica, eppure, per chi vive nell’emisfero boreale, il terzo lunedì di gennaio viene considerato in maniera unanime il giorno in cui la maggior parte delle persone si sente particolarmente giù di morale, svogliata e triste.
Sebbene l’origine di questa “ricorrenza” abbia a che vedere più con la pseudoscienza che con dei reali calcoli razionali, non risulterebbe poi così errato affermare che il freddo, le giornate più buie e, spesso, piovose, il rientro dalla vacanze natalizie siano in grado di incidere negativamente sull’umore.
Quest’anno a queste “costanti” andranno sommate, come già accennato, la grave situazione sanitaria, le misure restrittive, la crisi economica e una buona incertezza verso il futuro. Insomma, le ragioni per avere l’umore sotto i piedi di certo non mancano. Come affrontare, quindi, il giorno più triste dell’anno? Ecco cinque consigli per non lasciarsi andare alla tristezza e vivere serenamente il Blue Monday.
Cominciamo con lo sfatare uno dei più grandi miti della nostra epoca. Udite udite, la tristezza non è un nemico. La società moderna, negli anni, ha preso l’abitudine di demonizzare questo sentimento così umano e, spesso, costruttivo. Attenzione, qui non si fa riferimento alla tristezza patologica, che potrebbe necessitare, invece, del supporto di un esperto.
Si parla, al contrario, della tristezza buona, quel sentimento di melanconia che accomuna ognuno di noi e che, in molti casi, può risultare anche positiva. Non c’è nulla di male a sentirsi tristi, ogni tanto. Magari la nostra psiche sta cercando di dirci qualcosa, magari sentiamo il bisogno di un cambiamento, di uno stimolo che ci riporti l’entusiasmo. In conclusione, lasciatevi cullare da questo sentimento, siate tristi, se lo desiderate, ricaricate le pile e state in compagnia di voi stessi, così da poter ripartire con più grinta ed energia.
Ma, se proprio non vi va di sentirvi giù di morale, potete sempre ricorrere ad alcuni trucchi utili. Fare attività fisica all’aperto, per esempio, può rappresentare una maniera valida di darsi la carica e nutrire il proprio benessere fisico e psicologico.
Anche in zona rossa, tra l’altro, è consentito fare esercizio fisico all’aperto, mantenendosi, comunque, nelle immediate vicinanze della propria abitazione. Non avete alcuna scusa, dunque, non vi resta altro che indossare tuta e scarpe da ginnastica e mettervi in moto. L’aria frizzantina del freddo gennaio non potrà che risvegliarvi dal torpore di questa giornata.
È un’abitudine comune a molte persone quella di ascoltare musica nostalgica quando si è giù di morale. Crogiolarvi in melodie deprimenti, calandovi in modalità Bridget Jones sulle note di “All by my self“, non potrà far altro che rendervi ancora più tristi.
Scegliete, dunque, una playlist allegra, ballabile, se possibile, e scatenatevi canticchiando e ancheggiando con energia. Vedrete che quelle note vivaci vi ridoneranno la carica e vi consentiranno di allontanare, almeno per un po’, tutti i sentimenti negativi.
È vero, abbiamo appena salutato pranzi e cenoni delle feste, bisognerebbe riprendere la dieta e, tra l’altro, è pure lunedì. Tuttavia, che senso ha perseverare nelle privazioni quando il proprio umore non è dei migliori? Non vi consigliamo di strafogarvi di cibo spazzatura fino a stare male, bensì di concedervi qualche piccolo peccato di gola, mangiando qualcosa che vi piace.
Preparate una torta, gustate una coppa di gelato, lasciatevi rinfrancare da una cioccolata calda o da un tè con i pasticcini. Un piccolo sgarro non sarà certo un dramma e, anzi, potrà regalarvi un momento di benessere e relax. La dieta, dopotutto, potete ricominciarla domani.
Quando si è giù di morale, non è il caso di strafare con lavoro e responsabilità. Ultimate in fretta i compiti e le commissioni e dedicatevi il più possibile alle attività che vi fanno stare bene. Concedetevi la possibilità di dedicarvi a ciò che più vi incuriosisce o piace, senza sentirvi in colpa o rimuginare sul lavoro rimandato a domani.
Leggete un libro, scrivete, cucite, guardate una serie tv o un film, dipingete, giocate a un videogioco. In un mondo e in un’ epoca vittime della fretta, riuscire a staccare e vivere in armonia il proprio tempo diventa fondamentale per ritrovare la serenità emotiva. Quindi, ogni tanto, lasciate pure che le vostre giornate siano improduttive, ma riempitele di tutti quei momenti che possano renderle ben vissute.
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