Cash-back fino a 150 euro per le spese effettuate tramite carta. Ma non sempre. Il bonus non si applica in numerosi casi, ecco quali spese evitare e quali no.

Il Cash-back Natale, o semplicemente Cashback, è tra le novità del governo che più hanno interessato i cittadini. Il suo obiettivo è duplice. Da un lato si intendono incentivare i consumi sotto il periodo natalizio, favorendo soprattutto i negozi fisici. Dall’altro, si vuole favorire la transizione al pagamento con carta, rinunciando progressivamente al contante. Il bonus è attivo dall’8 dicembre e continuerà, in modo diverso, anche l’anno prossimo. Vediamo in cosa consiste e quali sono le spese consentite.
Una delle cose a cui bisogna stare attenti se si vuole ottenere il cash-back Natale è il tipo di acquisto che si intende effettuare. Partiamo dal presupposto che tutti gli acquisti online (Amazon, eBay e qualsiasi e-store) non valgono per ottenere il bonus. Qui le carte di debito e di credito sono già pressoché l’unico strumento accettato e l’iniziativa non avrebbe avuto tanto senso.
È possibile, invece, ottenere il bonus cash-back con la spesa al supermercato. L’acquisto di generi alimentari, infatti, è tra gli acquisti validi per l’ottenimento del rimborso. Nelle spese comprese per il cash-back ci sono anche quelle dal benzinaio, se effettuate tramite carta. Un altro consiglio da tenere a mente è chiedere all’esercente se il circuito di pagamento utilizzato è incluso nel piano cashless.
Tra le altre spese consentite, ci sono anche, più nel dettaglio: farmaci e, in generale, spese mediche; conti di artigiani e professionisti quali gommisti, meccanici, idraulici, etc; abbigliamento; elettrodomestici ed elettronica di consumo; bar e ristoranti; servizi per la cura della persona.
Non sono consentiti, invece, oltre agli acquisti online, anche le operazioni eseguite presso gli sportelli bancari, i bonifici SSD per gli addebiti diretti sul conto corrente, le operazioni relative a pagamenti quali bollette con addebito su carta o conto corrente e gli acquisti necessari per lo svolgimento di attività imprenditoriali, professionali o artigianali.
Il bonus previsto dal governo prevede, in sostanza, il rimborso del 10% delle spese effettuate nel mese di dicembre, fino a un massimo di 1500 euro. Ciò vuol dire che il massimo importo rimborsabile è di 150 euro per un solo mese. Per ottenere il cash-back bisognerà, tuttavia, effettuare almeno 10 operazioni con carta. I rimborsi, invece, dovrebbero arrivare da febbraio 2021.
Le cose cambieranno dall’anno prossimo, quando i rimborsi avverranno su base semestrale. In questo caso, il tetto massimo rimborsabile tramite cash-back sarà di 1500 euro, per un totale di 3000 euro l’anno restituiti se si acquista evitando il contante. Allo stesso tempo, a partire dal 2021 aumenta anche il numero di operazioni necessarie per far scattare il bonus: da 10 a 50.
Un’altra novità in arrivo, anche in questo caso per combattere le microevasioni fiascali, è la lotteria degli scontrini, con premi annuali fino a 5 milioni di euro e premi settimanali di 5 mila euro.
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