Si lavora con l’obiettivo di sostenere le università di tutta Italia. Per rendere questo possibile, si mette a punto un preciso pacchetto di misure.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 ore, questo prevederebbe in primo luogo la proroga degli aiuti contenuti nel decreto Rilancio. Si tratterebbe dei ben 165 milioni per il diritto allo studio (oltre gli 8 riservate ad accademie e conservatori appartenenti alla galassia Afam), introdotti prima dell’estate (per effetto della legge di bilancio 2021) ma adesso prorogati e resi strutturali.
Cosa comporta ciò? Grazie a tali risorse, anche l’anno prossimo gli studenti italiani dovrebbero poter godere della no tax area fino a 20mila euro. Inoltre, potrebbero continuare ad essere una realtà gli sconti sulle tasse universitarie fino a 30mila euro.
Non restano esclusi i 70 milioni aggiunti riservate alle borse di studio con cui si desidera arginare la problematica, assai diffusa, degli idonei senza borsa. Si prevederebbe, inoltre, un incremento di 4.2000 borse per le specializzazione mediche (a cui sarebbero riservati 105 milioni).
Infine, ulteriori 15 milioni (di cui, tuttavia, si dovrebbe beneficare a partire dal 2022) dovrebbero servire al finanziamento delle progressioni di carriera per i docenti universitari e, in particolare, per chi aspira a lasciare il posto di ricercatore a tempo indeterminato per divenire associato.