Categorie: Attualità

Mascherina: 8 italiani su 10 sono favorevoli all’obbligo

Il risultato di un'indagine del Censis rivela che un'ampia maggioranza (circa l'80%) degli italiani, considera giusto l'obbligo della mascherina per tutelare la salute di tutti.

L’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese e tutto il mondo con misure straordinarie come il lockdown degli scorsi mesi sembrano aver chiarito a tutti che la mascherina e il suo uso quotidiano possono aiutare a proteggersi, ed abbassare i rischi di contagio. Molte le polemiche sull’uso di questo dispositivo, ma secondo un’indagine Censis-Eudaimon 8 italiani su 10 dicono si all’uso della mascherina.

Gli italiani d’accordo con l’obbligo della mascherina da indossare ovunque sono l’80% del totale (il dato sale all’86% tra le donne). Più favorevoli al Centro (85,6%) e al Sud (83,1%), meno al Nord-Ovest (78%) e al Nord-Est (71,6%). In particolare, tre lavoratori su quattro vogliono mascherine obbligatorie ovunque, anche in azienda, pena un’ammenda per i contravventori. Più favorevoli sono i dirigenti (84,2%) e i laureati (80,7%).

Questi sono alcuni dei risultati dell’instant report ‘Lavorare durante e dopo il Covid-19: perché è importante il welfare aziendale‘, realizzato dal Censis in collaborazione con Eudaimon, leader nei servizi per il welfare aziendale, con il contributo di Credem, Edison e Michelin.

Sempre secondo la stessa indagine, l’83,7% degli italiani è pronto ad affrontare la nuova emergenza sanitaria (c.d. seconda ondata) e le restrizioni a cui da tempo si preparavano. Per il 66,1% la propria Regione è pronta (il dato aumenta all’83,2% nel Nord-Est e scende al 65,1% nel Sud e nelle isole, al 64,4% nel Centro, al 56,4% nel Nord-Ovest). Per il 55,1% il governo è pronto (il 54,1% tra i giovani, il 62,8% tra gli anziani). E per il 63,1% dei lavoratori è pronta la propria azienda (il 70,9% tra i dirigenti, il 62,8% tra gli impiegati, il 68,5% tra gli operai). Paura sì, ma stavolta niente ‘effetto sorpresa’ dal virus. Alla seconda ondata gli italiani si sono preparati psicologicamente e materialmente, anche dentro le aziende.

 

 

 

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