Continua a preoccupare la situazione epidemiologica nella provincia di Catania. Randazzo, tra il 5 e il 9 ottobre, ha registrato un totale di 21 casi di soggetti positivi al coronavirus, di questi 6 sono studenti di scuole sia medie che superiori. A darne notizia è stato il sindaco del paese Francesco Sgroi, attraverso un videomessaggio lanciato su Facebook, dove ha spiegato ai cittadini le misure messe in campo dall’amministrazione comunale per prevenire il diffondersi del contagio.
Data la crescita esponenziale dei contagi, il primo cittadino ha ritenuto opportuno comunicare l’attuale situazione alle istituzioni regionali. Ha spiegato Sgroi: “Oltre ad aver messo in campo queste azioni che competono direttamente al sindaco, ho sentito il dovere di chiedere il sostegno al Presidente della Regione Siciliana”. Una riunione che si è tenuta telefonicamente e che ha portato a delle scelte necessarie: “Successivamente alla notizia data e relazione fatta al Presidente – continua –, assieme all’Assessore alla Sanità Ruggero Razza abbiamo messo in atto ulteriori azioni al fine di contenere il propagarsi del virus sul nostro territorio”.
Il sindaco ha stabilito così, di concerto con l’assessore regionale, la sospensione delle attività didattiche per due giorni, lunedì 12 e martedì 13 ottobre, così da provvedere alla sanificazione approfondita dei locali. Da mercoledì prossimo inizierà inoltre uno screening di massa dei cittadini, a partire dai soggetti che operano nelle scuole (insegnati, studenti e personale ATA), per rilevare l’attuale diffusione del virus. “Siamo convinti – spiega il sindaco – che dobbiamo testare un alto numero della popolazione randazzese, al fine di capire realmente quale sia il dato del contagio sul nostro territorio”. Quest’ultima azione verrà messa in campo dal commissario covid regionale.
Francesco Sgroi ha poi rinnovato le raccomandazioni ai propri concittadini per arginare l’avanzare dell’epidemia, evitando gli assembramenti, poiché se l’attuale stato dovesse peggiorare saranno necessarie misure di contenimento più restrittive, come il confinamento: “È chiaro che l’istituzione di una zona rossa comporterà un danno devastante e irreparabile alla già inclinata economia locale. Guardate – conclude il sindaco – noi abbiamo già vissuto un lockdown con dei danni e delle ripercussioni sul tessuto sociale e sul tessuto economico cittadino, e allora tutti noi dobbiamo renderci parte attivi e solo noi saremo in grado di difendere la nostra salute e la nostra economia”.