Negli Stati Uniti si registra una crescita rilevante di contagi che andrebbe ricondotta alla riapertura di college e università.
Un team di professori di epidemiologia e di economia sanitaria delle università della North Carolina, dell’Indiana, di Washington e dal Davidson College ha condotto una ricerca dagli esiti poco confortanti. Secondo lo studio in questione, il ritorno tra i banchi universitari avrebbe causato 3200 positivi in più al giorno.
Grazie ai dati di tracciamento GPS dei cellulari, gli esperti avrebbero analizzato l’afflusso dei universitari e calcolato il livello di infezione nelle aree degli istituti da metà luglio a metà settembre e, dunque, prima e dopo l’arrivo degli studenti.
Cosa ha evidenziato la ricerca? In primo luogo, la crescita dei casi non avrebbe coinvolto le comunità studentesche che hanno optato per la didattica online, modalità indicata come più sicura e per questo promossa. Al contrario, il tasso maggiore di positivi sarebbe stato registrato nelle università in cui le lezioni hanno luogo in presenza. Infine, le aree più colpite sarebbero quelle frequentate da universitari provenienti da zone calde del Paese.