“L’influenza quest’anno girerà meno rispetto allo scorso anno. Questo perché le stesse precauzioni che stiamo usando per il coronavirus sono utili anche ad evitare la normale influenza. Quindi circolerà meno”. Lo ha detto il viceministro ala Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto ad ‘Agorà Estate’ su Rai3.
“Alcune Regioni hanno predisposto l’obbligatorietà per le popolazioni a rischio – ha sottolineato Sileri – Mi sembra una buona idea, ma per queste popolazioni. Credo dovremmo investire molto di più su un utilizzo “spregiudicato” dei tamponi. Significa aumentarne il numero in modo che, quando ci saranno le sindromi influenzali e parainfluenzali, dovremmo avere una potenza diagnostica maggiore. E non mi riferisco ad oggi, ma ai mesi di ottobre novembre, quando cominceremo ad avere migliaia di casi positivi di influenza ogni settimana fino ad arrivare al picco che, solitamente, è a cavallo tra gennaio e febbraio“.
Sileri sulla questione scuola: “Più tamponi agli studenti”
“Per un’eventuale caso di positività a Covid-19 a scuola, la quarantena è una possibilità. Ma più efficace per un ritorno precoce a scuola è un tampone a tutta la classe. Se un alunno ha la febbre – ha precisato Sileri – va fatto il tampone. E se è positivo, andrà fatto lo screening sulla classe. E questo vale per il personale scolastico e per chi è in classe a stretto contatto con lo studenti “.
Per quanto riguarda gli insegnanti con fragilità e la possibilità di lavorare da casa, “è possibile – ha sottolineato il viceministro – era già stato stabilito per la tutela dei lavoratori fragili. Tutto è affidato al medico competente della Asl“. Sileri ha ricordato, infine, di essere contrario alla mascherina tra i 6 e i 10 anni: “Credo che sotto questa età sarà molto difficile farla usare. Ma credo anche che basti spiegare ai bambini che esiste questo virus senza impaurirli. Possiamo minimizzare il rischio, non portarlo a zero“.